Condanna a Tunisia per atteggiamento ostile su migranti subsahariani
Tempo di Lettura: < 1 minutoTUNISI (ITALPRESS/MNA) (ITALPRESS) – Un comitato delle Nazioni Unite ha osservato che il numero di detenzioni arbitrarie di migranti dal sud del Sahara è notevolmente aumentato in tutta la Tunisia dall’inizio di febbraio. Molti di loro continuano a essere detenuti, anche nel centro di detenzione amministrativa di Ouardia, dove alcuni migranti sono detenuti da più […]
TUNISI (ITALPRESS/MNA) (ITALPRESS) – Un comitato delle Nazioni Unite ha osservato che il numero di detenzioni arbitrarie di migranti dal sud del Sahara è notevolmente aumentato in tutta la Tunisia dall’inizio di febbraio. Molti di loro continuano a essere detenuti, anche nel centro di detenzione amministrativa di Ouardia, dove alcuni migranti sono detenuti da più di 18 mesi.
Il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale (CERD) ha esortato le più alte autorità tunisine a condannare pubblicamente e prendere le distanze dall’incitamento all’odio razzista. Ha inoltre invitato lo Stato a combattere ogni forma di discriminazione razziale e violenza razzista contro i migranti, in particolare dal sud del Sahara e i cittadini neri tunisini.
Il Comitato si è detto allarmato per le osservazioni fatte dal Capo dello Stato tunisino a fine febbraio, secondo le quali “orde di migranti illegali” in arrivo dai paesi africani a sud del Sahara facevano parte di “un piano criminale per cambiare la composizione demografica della Tunisia” e sono stati fonte “di violenze, crimini e pratiche inaccettabili”. Il Comitato ha dichiarato che tali osservazioni violavano la Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale
A seguito delle osservazioni del Capo dello Stato tunisino, centinaia di migranti provenienti da Paesi come la Costa d’Avorio, Mali, la Guinea e il Senegal hanno deciso di tornare nei propri Paesi d’origine e migliaia di altri hanno lasciato la Tunisia su barconi, alcuni di loro hanno perso la vita, mentre cercando di raggiungere l’Italia. Molti altri migranti e rifugiati del sud del Sahara sono stati sfrattati con la forza dalle loro case o hanno perso il lavoro e hanno cercato protezione e assistenza dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).
– foto: agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).