Confiscati beni per 1,5 mln, la vendita favorì latitanza Messina Denaro

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Tempo di Lettura: < 1 minutoTRAPANI (ITALPRESS) – La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguitoun decreto di confisca emesso dalla Corte di Appello di Palermo nei confronti di tre imprenditori palermitani, operanti comparto agricolo.Il provvedimento ha riguardato una azienda del settore, con sede a San Giuseppe Jato (PA), costituita da 15 immobili e da un terreno di oltre 60 ettari, del […]

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TRAPANI (ITALPRESS) – La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguitoun decreto di confisca emesso dalla Corte di Appello di Palermo nei confronti di tre imprenditori palermitani, operanti comparto agricolo.
Il provvedimento ha riguardato una azienda del settore, con sede a San Giuseppe Jato (PA), costituita da 15 immobili e da un terreno di oltre 60 ettari, del valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro.
Gli accertamenti dalla DIA hanno infatti permesso di ricostruire le dinamiche sottese alla vendita di tale compendio aziendale, che è stata oggetto di speculazione immobiliare ad opera di “cosa nostra”. Le indagini, corroborate dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno di fatti consentito di riscontrare come il complesso agricolo, acquistato all’asta da un soggetto compiacente ad un valore significativamente inferiore rispetto a quello di mercato, sia stato poi rivenduto con una importante maggiorazione di prezzo, parte della quale – non dichiarata negli atti di vendita – sarebbe stata destinata al mantenimento della latitanza del defunto boss Matteo Messina Denaro.

– Foto: ufficio stampa Dia –

(ITALPRESS).

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