Conte promosso Re, un sonoro Rutte per capitan Salvini

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L'editoriale del direttore Nico Perrone per Dieroggi Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA – Tutti brindano al gran risultato, ben 209 miliardi all’Italia, strappato a Bruxelles dal premier Giuseppe Conte. Solo il leader della Lega, Matteo Salvini, urla che all’Italia e’ stata rifilata una fregatura. Ma il volto del leader del Carroccio, che ha subito convocato una conferenza stampa alla Camera, racconta altro, che per lui e quanti come lui hanno puntato al fallimento della trattativa, oggi e’ una giornata amara che rischia di penalizzarli duramente. Prove alla mano – l’attacco sferrato dall’olandese Geert Wilders, amico di Salvini, al premier Mark Rutte, accusato di aver regalato 82 miliardi all’Italia – dimostrano che oggi, forse, e’ Salvini che e’ rimasto fregato.

Non sara’ comunque una partita facile per Giuseppe Conte e la sua schricchiolante maggioranza di Governo. Bisognera’ mettere a punto progetti credibili, scegliere su cosa e dove puntare le ingenti risorse europee. Con una priorita’: far ripartire l’economia e il sistema delle imprese, creare lavoro per chi lo ha perso e per i giovani, ammodernare il Paese a partire dal Sud.

Conte dovra’ fare attenzione, perche’ adesso ci sara’ l’assalto alla diligenza e soprattutto alla cassa. Tiene e si rafforza l’asse strategico tra il presidente del Consiglio e il Pd di Nicola Zingaretti, mentre il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, vede sempre piu’ allontanarsi il suo ritorno alla guida del M5S.

Ora si lavora alle elezioni regionali del prossimo 20 e 21 settembre. Forte del successo in Europa, ci sono margini, dopo la Liguria, per chiudere un accordo tra Dem e M5S anche nelle Marche. Stando agli ultimi sondaggi che girano tra le forze politiche il centrodestra non appare piu’ cosi’ granitico e sicuro della vittoria. Anzi, oltre Campania, Puglia e Toscana, per l’alleanza di governo arrivano buoni segnali anche da Liguria e Marche.

Per Conte e la sua maggioranza gia’ un pareggio sarebbe un buon risultato, il 5 a uno (il Veneto e’ dell’imbattibile Zaia) metterebbe la Lega di Salvini fuorigioco per chissa’ quanto tempo, Fratelli d’Italia in grande difficolta’, mentre Forza Italia di Berlusconi a quel punto non ci penserebbe un attimo a togliersi il cappio leghista riposizionandosi piu’ al Centro dello schieramento politico.

Per il nostro premier, che dovra’ fare attenzione e non crogiolarsi, una massima del grande Lec: “Ricorda che il paracadute rende difficile spiegare le ali“. E l’Italia ora deve volare.

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