Coprifuoco in Lombardia, stop agli spostamenti dalle 23 alle 5 e obbligo di autocertificazione

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Coprifuoco in Lombardia da domani 22 ottobre, dalle 23 alle 5. Tutti chiusi in casa, come durante il lockdown. Una notizia che circolava da ore e che ora la Regione ha confermato con un comunicato ufficiale.

Sarà di nuovo necessaria l’autocertificazione per gli spostamenti. A confermarlo è stato anche il sindaco di Milano Beppe Sala, che in una diretta video di qualche ora fa ha parlato di

“ipotesi che sta diventando un’ordinanza della Regione Lombardia di chiudere le città e i centri dalle 23 alle 5 di mattina”.

Il video è lungo. Ma oggi non potrebbe essere diversamente.

Pubblicato da Beppe Sala su Mercoledì 21 ottobre 2020

A richiedere al Governo e al Ministro della salute Speranza il coprifuoco qualche giorno fa erano i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell’Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, che avevano preventivato lo stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi ‘eccezionali’ (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell’intera Lombardia dalle ore 23 alle 5.

Cosa cambia dal 22 ottobre e fino al 13 novembre

In primo luogo, come annunciato, saranno vietati gli spostamenti dalle ore 23 alle 5 a partire dal 22 ottobre. Inoltre, le scuole secondarie faranno “piena didattica a distanza”.

Due sono le ordinanze. La prima, firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, d’intesa con il presidente della Regione, Attilio Fontana, d’accordo con i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia e della Città metropolitana, prevede la limitazione agli spostamenti dalle ore 23.00 alle ore 5.00. Salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza o salute:

“Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, su tutto il territorio della Regione Lombardia, dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”.

La seconda prevede ulteriori misure restrittive tra cui limitazioni alle aperture delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali nei fine settimana, misure per prevenire l’affollamento all’interno degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali al dettaglio e il divieto di svolgimento delle fiere di comunità e delle sagre:

“Nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all’interno dei centri commerciali. La disposizione di cui al precedente periodo non si applica alla vendita di generi alimentari, nonché alle farmacie e parafarmacie e altre categorie merceologiche.”

Inoltre le scuole secondarie di secondo grado devono realizzare dal 26 ottobre le proprie attività in modo da assicurare il pieno svolgimento della didattica a distanza.

Fonti di riferimento: Regione Lombardia, Facebook/Beppe Sala

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