Coronavirus, 25 aprile senza piazze: ma i partigiani non s’arrendono

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L'Anpi lavora per delle celebrazioni alternatiive, e c'è già lo slogan: "Bella ciao in ogni casa- Una invasione di memoria" Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print

BOLOGNA – Le restrizioni anti-coronavirus sono state allungate fino al 13 aprile, ma c’e’ chi teme che gli stop e le iniziative a cui rinunciare e da rimandare copriranno un periodo ben piu’ lungo. E nel quale finira’ per ricadere anche il 25 aprile, la Festa della Liberazione.

Parla chiaro in questo senso un post su Facebook dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani, che mette le mani avanti ora per allora e dice: “Il 25 aprile facciamo sentire, in musica, dai balconi, dalle finestre, la forza della Liberazione, della Costituzione, dell’unita’. In particolare, oggi”. E rimanda a “presto” i dettagli. Intanto c’e’ gia’ lo slogan “Bella ciao in ogni casa- Una invasione di memoria“.

Un messaggio gia’ rilanciato a Bologna dall’Anpi locale. E proprio sotto le Due torri e’ gia’ stata sconvocata la festa popolare di via del Pratello, tradizionale ed affollatissimo appuntamento del 25 aprile, quest’anno peraltro 75esimo anniversario della Liberazione.

Ma il ‘problema’ di cosa fare nel giorno che richiama in piazza a far memoria della Resistenza e della Liberazione sta iniziando a impegnare i partigiani di oggi a vari livelli. Ad esempio, l’Anpi di Pianoro, via social, avvisa: “Cari cittadini e cittadine, cari compagni e compagne, l’emergenza sanitaria e le tristi cronache di questi giorni ci impongono di abbandonare l’idea di celebrare la Festa della Liberazione secondo le normali consuetudini. Questo 25 aprile sara’ diverso da tutti gli altri: la pandemia ci costringe ad abbandonare le piazze, ma non certo a dimenticare il significato di questa giornata, che onoreremo ugualmente, affinche’ il popolo rimanga unito attorno ai princi’pi della democrazia e della convivenza civile, l’antifascismo, la Resistenza, la Costituzione”.

Le sezioni Anpi saranno impegnate “a costruire progetti alternativi, locali e nazionali, in grado di valorizzare pubblicamente l’evento, che cadra’ nel 75esimo anniversario della Liberazione”. A Pianoro, ad esempio, usando i social (Facebook, a Twitter) e il sito www.anpipianoro.it, “da oggi cominceremo a ricordare, fino al 25 aprile, i nostri concittadini attivi nella lotta di Liberazione, quelli che hanno combattuto e quelli che hanno donato la loro vita per la Liberta’. Ogni giorno presenteremo le loro schede e ove possibile, le loro testimonianze”.

La segreteria nazionale dell’Anpi sta intanto preparando una serie di iniziative di rilievo a nazionale, che saranno spiegate nei prossimi giorni. Intanto si comincia ricordando Renato Benassi nome di battaglia ‘Arrigo’, morto in in combattimento contro i nazifascisti a Rivamonte Agordino (Belluno) il 21 aprile 1944. Nel parco di piazza Piloni di Belluno il suo nome figura in una lapide con quelli di altri 16 partigiani bolognesi e due ravennati caduti nel Veneto.

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