Coronavirus, all’Università di Palermo da luglio lauree in presenza

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L’Università degli Studi di Palermo, secondo le indicazioni delle autorità competenti e d’intesa con la CRUS – Conferenza dei Rettori degli Atenei Siciliani, dà il via a nuove disposizioni a partire dal mese di luglio.

“Nel complesso periodo del lockdown le nostre attività non si sono mai fermate e gli studenti hanno proseguito con grinta, concentrazione e molta serietà le loro carriere – dichiara il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari -. In modalità a distanza si sono svolte 3 mila lauree, 29 mila esami e sono state erogate il 100% delle lezioni. Sicuramente è un ottimo risultato. L’Università resta però una comunità basata sulle relazioni e questa esperienza digitale che abbiamo vissuto deve essere considerata come un’opportunità aggiunta e non come la sostituzione del quotidiano. Durante l’emergenza abbiamo dimostrato una grande forza, spirito di sacrificio e capacità di inclusione per cui ringrazio tutti”.

“Dalla sessione di luglio gli esami di laurea torneranno ad essere effettuati in presenza – continua il rettore -. La discussione della tesi rappresenta il momento conclusivo non solo di un percorso di studi, ma di una fase della vita di crescita culturale ed umana, ha quindi un valore simbolico importantissimo. Già diverso tempo stiamo lavorando ad un piano dettagliato per la ripresa delle attività in presenza in completa sicurezza. Le sedute di laurea si svolgeranno nel rispetto di un preciso protocollo che prevede l’utilizzo di locali con ambienti sufficientemente ampi per consentire un distanziamento non inferiore ad un metro, la rilevazione della temperatura corporea dei candidati, dei loro accompagnatori e della commissione, l’igienizzazione preventiva delle mani e l’utilizzo della mascherina chirurgica. Complessivamente ciascuna sessione di laurea in presenza potrà contenere la discussione e la proclamazione di un numero indicativo di 10 candidati che potranno avere ognuno al seguito non più di 5 accompagnatori. Certo, le misure da rispettare impongono meno feste e pochi familiari, ma resterà sicuramente un momento indimenticabile”.

“Un’altra importante novità – sottolinea il rettore Micari – riguarda i tirocini, che si svolgeranno di nuovo in presenza a partire dal 1° luglio. Inoltre, rientrerà gradualmente in servizio secondo determinati turni il personale che svolge le attività di supporto alla didattica e all’organizzazione delle sessioni di laurea in presenza”.

“Per la ripresa delle lezioni di settembre – prosegue il rettore – stiamo ricalcolando la capienza delle aule secondo le norme e predisponendo un piano di riorganizzazione e di redistribuzione dei posti a sedere. In base a questi calcoli stiamo prevedendo per la fase iniziale del prossimo anno accademico, che riguarderà il primo semestre, una forma di insegnamento misto. In particolare, contiamo di effettuare in presenza le lezioni dei corsi di laurea con un numero di iscritti più contenuto, ragionevolmente le lauree magistrali per le quali l’elevato contenuto pratico e professionalizzante rende ancora più importante l’insegnamento in presenza. Anche questi corsi saranno comunque erogati anche in modalità online, in modo da favorire la frequenza degli studenti stranieri e fuorisede. Proseguiranno invece in remoto le lezioni dei corsi con un maggior numero di iscritti, che però svolgeranno in presenza, suddivisi in gruppi, le esercitazioni e le attività di laboratorio”.

“Adesso – conclude Micari – siamo pronti per riprendere a svolgere le nostre attività in presenza, elemento che dà forza alla comunità accademica, nel rispetto della gradualità, della tutela della salute e della sicurezza di tutti offrendo la qualità e la competitività del nostro Ateneo che si riconosce a partire dal merito, dalla preparazione e dal talento dei nostri giovani”.
(ITALPRESS).

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