Coronavirus, delegato licenziato per uno starnuto. Flai Cgil: “Assurdo”
- Mattia Caiulo
- 14/04/2020
- Emilia Romagna
- m.caiulo@agenziadire.com
Il licenziamento il giorno prima di Pasqua. Per il sindacato "hanno voluto colpire un lavoratore scomodo" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
REGGIO EMILIA – E’ una vicenda “assurda, inspiegabile, che ci lascia senza parole”, quella del rappresentante della Flai-Cgil di Reggio Emilia licenziato sabato scorso dalla multinazionale dei gelati Pregel. A dirlo e’ il segretario provinciale del sindacato di categoria, Giovanni Velotti, che, parlando alla ‘Dire’, ribadisce il giudizio negativo sul comportamento aziendale, a suo dire rivolto a colpire un lavoratore “scomodo”.
Le contestazioni al delegato (il primo presente in azienda dopo 52 anni), spiega Velotti, “sono iniziate una decina di giorni fa quando il giovane ha partecipato ad una riunione sulla sicurezza in azienda, facendo osservazioni relative ad aspetti normali per la gestione dell’emergenza coronavirus, come la sanificazione degli ambienti e la limitazione degli assembramenti”. Dichiarazioni omesse dal verbale dell’incontro, che il lavoratore si e’ pertanto rifiutato di firmare.
Da qui i rilievi dei vertici aziendali al dipendente tra cui “aver descritto le proprie mansioni in un annuncio di ricerca lavoro” cosa che, spiega il sindacato, “risaliva indietro di diversi anni, a quando il giovane lavorava non ancora come dipendente, ma come somministrato”.
Oppure, “aver chiesto informazioni su marca e modello di una macchina a chi vi operava”: comportamento stigmatizzato dall’azienda perche’ la macchina su cui avrebbe chiesto informazioni all’operaio che vi era addetto da pochi mesi era la stessa sulla quale egli aveva lavorato continuativamente per quattro anni.
E infine, e qui si arriva al caso di stretta attualita’, c’e’ “l’aver tossito senza Coprirsi la bocca nelle vicinanze di un collega”, non potendolo pero’ fare perche’ aveva entrambe le mani occupate.
“Spiace- prosegue Velotti- che non potremo fare mobilitazioni perche’ i decreti non consentono assembramenti, ma agiremo in tutte le sedi. Il lavoratore impugnera’ sicuramente il licenziamento, arrivato tra l’altro a turbare la serenita’ della sua famiglia appena prima il giorno di Pasqua”.
Conclude il segretario della Flai: “Se il buongiorno si vede dal mattino ci auguriamo che non sia questo. Siamo di fronte ad uno spaccato che speriamo non diventi un esempio anche per le altre aziende del territorio, in un momento in cui la responsabilita’ sociale e le relazioni sindacali sono fondamentali”.
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