Coronavirus e farmaci contraffatti, i paesi poveri sono quelli più a rischio

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L'allarme dell'Oms: "Rischio gravi danni alla salute poiche' potrebbero contenere sostanze altamente tossiche per l'uomo" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA – Dalla Malesia al Mozambico, in queste settimane sono state migliaia le mascherine o i medicinali contraffatti spacciati come toccasana dai venditori e confiscati dalle forze dell’ordine. Perche’ mentre cresce la paura per il coronavirus, si alimenta il mercato dei farmaci e dei presidi medici al di sotto degli standard. A dare l’allarme e’ l’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), che da tempo avverte i governi sui rischi connessi al mercato nero dei prodotti medico-sanitari e a volte presta il proprio contributo per sventare i traffici illeciti.

Proprio a inizio mese l’Oms ha collaborato con l’Interpol nell’operazione Pangea, che ha portato all’arresto di 121 persone in 90 Paesi per attivita’ criminali. Sequestrati farmaci contraffatti per un valore di oltre 14 milioni di euro. Come avverte l’Organizzazione, l’uso di questi farmaci illegali e’ particolarmente diffuso nei Paesi in via di sviluppo, dove alimenta un giro d’affari annuo superiore ai 30 miliardi di euro.

A causa della pandemia, a incoraggiare la domanda e’ la paura che il Covid-19 genera nelle persone, soprattutto dove i sistemi sanitari sono piu’ deboli e l’accesso a medici e strutture e’ piu’ difficile.

A questo si aggiunge un altro problema: la carenza effettiva di farmaci legali causata dalla sospensione delle attivita’ produttive nei Paesi in cui sono in vigore misure anti-contagio.

In India ad esempio le autorita’, per contrastare l’epidemia, hanno chiesto alle aziende dei farmaci di ridurre il personale e quindi la produzione e’ scesa di circa il 40 per cento. Un problema che colpisce l’export e in particolare l’Africa, che dall’India acquista un quinto del proprio fabbisogno di farmaci di base.

A Lusaka, capitale dello Zambia, come riporta l’emittente britannica Bbc, i farmacisti gia’ lamentano la difficolta’ a rifornire i propri scaffali. Prodotti come antimalarici o antibiotici sarebbero “introvabili”. Ecco perche’ in questa fase il mercato illegale e’ florido.

Come spiega pero’ Pernette Bourdillion Esteve, della squadra per la lotta alla contraffazione dell’Oms, “nel migliore dei casi i farmaci illeciti non curano la malattia per la quale sono stati acquistati, mentre nel peggiore possono provocare gravi danni alla salute poiche’ potrebbero contenere sostanze altamente tossiche per l’uomo“.

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