Coronavirus, ‘In Prima Linea’ è la canzone dedicata a tutti gli infermieri

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in prima linea

Realizzata dall'Associazione Culturale Moretti, è da oggi sui digital store: il ricavato andrà alla campagna #NoiConGliInfermieri di FNOPI Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA – Da oggi, in occasione della Giornata Internazionale degli Infermieri, è in vendita su tutti i digital store il brano inedito In Prima Linea realizzato dall’Associazione Culturale Claudio Moretti per dare voce alla raccolta fondi #NoiConGliInfermieri della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI).

IL RICAVATO DEL BRANO SARÀ DEVOLUTO

Gli infermieri nella pandemia di Covid-19 hanno svolto e stanno tuttora svolgendo un ruolo fondamentale dal punto di vista professionale ma soprattutto umanitario. Nessuno di loro si è tirato indietro dal soccorrere e assistere le persone nel momento del bisogno sostenendo fatica, stress e isolamento sociale oltre al rischio della propria salute e in alcuni casi della vita.

La canzone In Prima Linea, interpretata in stile Covid-19 – ognuno dalla propria abitazione e con il solo accompagnamento di un pianoforte a coda – da Danilo Amerio, Franco Fasano e Sherrita Duran, nasce per ringraziare gli infermieri per quello che stanno facendo ora e fanno tutti i giorni per proteggere le nostre vite trovando la forza di starci vicini anche nei momenti più difficili.

Il ricavato dalla vendita del brano sarà devoluto a favore dell’iniziativa #NoiConGliInfermieri avviata dalla FNOPI per supportare tutti gli infermieri impegnati in prima linea con l’emergenza Covid-19 e le loro famiglie che a vario titolo si trovano in difficolta per questa particolare circostanza (al sito www.noicongliinfermieri.org).

L’ASSOCIAZIONE CULTURALE CLAUDIO MORETTI

“Ringraziamo l’Associazione Culturale Claudio Moretti per aver scelto di essere al fianco degli infermieri e delle loro famiglie – fa sapere FNOPI – impegnati in prima linea nella tutela della salute di tutta la popolazione. È un riconoscimento verso chi si è esposto mettendo in gioco anche la propria vita per combattere il nemico invisibile, assistendo sia con cure mediche che con la vicinanza e l’affetto per i pazienti rimasti soli nelle strutture ospedaliere”.

“Il Covid-19 ha colpito duro e all’improvviso lasciando una scia di dolore in molti di noi – dice Christian Moretti direttore artistico dell’Associazione Culturale Claudio Moretti e curatore dell’iniziativa – Lo sgomento, il senso di impotenza, la clausura forzata che ci tenevano lontani dagli affetti più cari in questa difficile situazione sono stati alleviati dalla consapevolezza di sapere che vicino a loro c’erano delle persone speciali che li accudivano e se ne prendevano cura: gli infermieri. Ed è pensando alla loro professionalità, al loro sacrificio, alla loro presenza costante, al loro essere sempre in prima linea che è nata l’idea di questa canzone, un gesto per ringraziarli per il lavoro che tutti i giorni svolgono”.

Al progetto ha collaborato anche l’artista Massimo Pasca, uno dei più attivi live painter italiani, che ha concesso per la realizzazione della copertina l’utilizzo di una sua opera realizzata come gesto di riconoscenza per medici e infermieri.

Da sempre l’Associazione Culturale Claudio Moretti affianca l’attività culturale a quella benefica, come in occasione del progetto ‘Caro papà Natale…’, realizzato, in collaborazione con il Gruppo bancario Credito Valtellinese, tra il 2008 e il 2011 che, grazie alla generosità di 100 artisti di fama nazionale e internazionale (attori, cantanti, comici e conduttori televisivi) che hanno partecipato alla realizzazione dei CD ‘Caro papà Natale…’, ‘1, 2 e 3’ e del libro ‘Caro papà Natale… ti scrivo!’ e alle oltre 100.000 copie commercializzate, ha consentito di realizzare 77 aule informatiche per i bambini ricoverati nei reparti di pediatria, case di accoglienza, oncoematologie pediatriche, case famiglia e istituti riabilitativi in strutture dislocate in 14 regioni italiane. Dotazioni informatiche che, in alcuni ospedali, sono state utili anche in questo periodo di isolamento per consentire ai pazienti di rimanere in contatto con familiari, amici e partecipare alla didattica a distanza.

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Giornale radio sociale, edizione del 12 maggio 2020

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