Coronavirus, Inps: “A Bergamo e Brescia +200% morti”

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Al sud la puglia colpita da rientri Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA – Tra marzo e aprile “le province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza presentano tutte una percentuale di decessi superiore al 200%. Quasi tutto il nord-ovest dell’Italia risulta interessato da un incremento dei decessi superiore al 50%”. E’ quanto si legge nella nota statistica dell’Inps ‘Analisi della mortalità nel periodo di epidemia da Covid’. “Le regioni che si affacciano sul mare Adriatico presentano incrementi contenuti ma significativi. Nel sud Italia, la Puglia, che è stata la regione interessata dai maggiori rientri dal nord alla vigilia dell’uscita del DPCM del 9 marzo, è quella che evidenzia un maggiore incremento della mortalità“. Qui il dato provinciale oscilla tra un aumento del 10 e il 30%. La nota analizza “la distribuzione per età e sesso che deriva dalla differenza con la baseline si desume un’età media al decesso di 81,5 (78,5 anni per i maschi e 85,1 per le femmine). La percentuale di donne è risultata del 44,5% mentre nello stesso periodo riferito alla baseline risulta del 53,8%, a conferma che il virus colpisce maggiormente gli uomini”.

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