Coronavirus, l’esperta aiuta le famiglie a riscoprire la psicomotricità

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Sara Rocco, logopedista e psicomotricista, fornisce spunti su com'e' possibile guidare il bambino in un'attivita' che diventi per lui coinvolgente e stimolante Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA – I bambini “tolgono le scarpe, mettono gli antiscivolo e poi si siedono intorno a un tappeto con le terapeute. Il tappeto diventa cosi’ un luogo di incontro in cui favorire l’attenzione all’ascolto, in cui imparare a fermarsi e a rispettare i turni all’interno di una conversazione. Diventa anche un momento per stimolare la condivisione verbale e dar voce alle proprie e altrui emozioni”. Esordisce cosi’ Sara Rocco, logopedista e psicomotricista dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), che nell’ambito dello sportello ‘IdO Con Voi’ porta genitori e bambini alla scoperta di una seduta di psicomotricita’, fornendo spunti su com’e’ possibile guidare il bambino in un’attivita’ che diventi per lui coinvolgente e stimolante.

La psicomotricita’ “considera la persona in modo globale come una stretta unione tra struttura somatica, affettiva e cognitiva”, spiega Rocco. Nella sala di psicomotricita’, dopo aver preso spazio sul tappeto, “la terapeuta chiede ai bambini di camminare in equilibrio su dei mattoncini. Una richiesta che potrebbe assomigliare a quella fatta nelle palestre”. Ma la terapeuta puo’ stimolare i bambini chiedendogli, ad esempio, “di diventare dei coraggiosi esploratori che, con coraggio e audacia, dovranno camminare in equilibrio su un ponte di corda perche’ un terribile mostro ha catturato i loro amici”.

Attraverso questo gioco, “la motivazione dei bambini cresce e con grande attenzione cammineranno sul percorso, superando ostacoli, affrontando emozioni di paura e di gioia, perche’ finalmente tutti insieme possono riuscire a sconfiggere il mostro” e possono andare, poi, “a tuffarsi nella palestra piena di palline colorate”.

Dopo “tanto movimento” all’interno della seduta di psicomotricita’, “si esce dalla palestra di palline per tornare sul tappeto in cui potersi distendere, fermare, riposare, calmare il proprio respiro, prendere aria dal naso e farla uscire dalla bocca”. Infine, per concludere l’incontro, le terapeute “possono chiedere ai bambini- aggiunge Rocco- di sedersi attorno al tavolo e con carta e colori lasciare una traccia dell’avventura vissuta, in attesa del prossimo incontro”. L’esperienza diretta vissuta “dai bambini nei setting reali di psicomotricita’ permette loro di conoscere il mondo attraverso il movimento. In questo modo- conclude- l’esperienza corporea favorisce la capacita’ di apprendimento”.

Lo sportello ‘IdO Con Voi’, realizzato in collaborazione con la Societa’ italiana di pediatria, nasce nell’ambito della task force del Miur di aiuto e sostegno a docenti, genitori e studenti. L’Istituto di Ortofonologia ha messo, difatti, a disposizione un’equipe di medici, psicoterapeuti e terapisti della riabilitazione “che rispondono alle domande delle famiglie con minori per disagio psicologici o disturbo dello sviluppo”. Inoltre, ‘IdO Con Voi’ propone ogni giorno su Youtube 4 video-tutorial con attivita’ ricreativo-laboratoriali per imparare giocando.

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