Coronavirus, Merola: “Nuove pedonalizzazioni per favorire la socialità”
- Maurizio Papa
- 05/05/2020
- Bologna
- m.papa@agenziadire.com
Oggi il sindaco di Bologna ha incontrato una delegazione di ristoratori per parlare di sicurezza dei locali, sospensione tasse, dehors e spazio all'aperto Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
BOLOGNA – “Intendiamo recuperare spazio in città, non solo in centro storico. Tutto questo ragionando, anche, su nuove pedonalizzazioni per garantire, in sicurezza, convivialità e socialità” a fronte delle restrizioni imposte per il contenimento del coronavirus. Lo afferma il sindaco di Bologna, Virginio Merola, con un post pubblicato su Facebook al termine di un confronto avuto oggi con una delegazione di ristoratori.
All’incontro ha partecipato una rappresentanza della Federazione ristoranti di Confcommercio-Ascom, guidata dallo chef Vincenzo Vottero. Presente anche l’assessore al Commercio, Alberto Aitini. Da parte loro, i ristoratori “hanno ribadito, oltre alla possibilità di riaprire il prima possibile- riferisce una nota dell’Ascom- la necessità di vedersi concedere una sostanziale riduzione delle tasse locali (in primis occupazione del suolo pubblico e rifiuti), almeno del 40%, dalla riapertura delle aziende fino a fine anno, così come la disponibilità da parte del Comune di adottare misure meno restrittive per quanto riguarda la concessione di dehor e tavoli all’aperto, consentendone l’allargamento temporaneo”.
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Su questo tema, da parte di Merola “ci sono state parole di apertura che hanno garantito il massimo impegno- scrive l’associazione- per trovare la formula giusta che possa permettere l’ampliamento dei dehor. Atteggiamento accolto con soddisfazione dai ristoratori che hanno dimostrato l’assoluta consapevolezza a mettere in sicurezza i propri locali, per tutelare la salute sia dei dipendenti che dei clienti”. Ma c’è un aspetto in più su cui i ristoratori “si aspettano garanzie”: ribadito l’impegno ad usare mascherine, guanti e gel, “i titolari dei locali chiedono di non essere ritenuti responsabili dal punto di vista penale, per eventuali malattie o infortuni sul lavoro legate al Covid-19“.
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Riaprire in sicurezza “non è solo un dovere, ma una obbligo che abbiamo verso dipendenti e clienti”, dichiara Vottero: “Noi faremo la nostra parte rispettando tutti i criteri che ci verranno richiesti per prevenire il contagio da Covid-19. Trovandoci di fronte a un’emergenza, dovuta alla pandemia da Coronavirus, però, se un locale segue le linee guida indicate, non può poi essere ritenuto responsabile per eventuali contagi”.
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Intanto Merola, via Facebook, dichiara di condividere “sicuramente il tema del bisogno di liquidità che mi è stato posto assieme a quello di un’attenzione ancora maggiore sulle tasse comunali”. Questo dopo che già “abbiamo deciso di annullare il canone di pagamento del suolo pubblico dall’11 marzo alla riapertura per quelle attività che hanno dovuto chiudere- ricorda il sindaco- e abbiamo previsto uno sconto Tari di dieci milioni di euro prorogando la scadenza a fine settembre”.
Inoltre, “attendiamo il decreto del Governo e questo ci consentirà di definire le misure di nostra competenza per aiutare questo settore. Aggiungo che è necessario semplificare al massimo le procedure per poter accedere a qualsiasi provvedimento”, scrive Merola. Infine, “a questi ristoratori ho detto, come anche alla delegazione guidata da Giovanni Favia, che intendiamo recuperare spazio in città– continua il sindaco- non solo in centro storico. Tutto questo ragionando, anche, su nuove pedonalizzazioni per garantire, in sicurezza, convivialità e socialità”.
La vicesindaca Valentina Orioli e gli assessori Aitini e Matteo Lepore “sono al lavoro e siamo disponibili a raccogliere idee da tutto questo settore duramente messo alla prova dall’emergenza sanitaria”, conclude il primo cittadino.
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