CORONAVIRUS nei bambini: quali sono i rischi
Coronavirus bambini, cosa sta succendo? Ovviamente nell’affrontare questa tematica ci rifacciamo ad alcuni contenuti che sono documentati scientificamente non essendo noi medici o ricercatori.
Ci rifacciamo ad un articolo riportato da Medical Facts e quello che emerge è che dall’analisi dei casi d’infezione da coronavirus i bambini sembrano essere meno soggetti alle forme più gravi.
L’articolo parte dall’analisi di un dato epidemiologico, ancora da chiarire riguardo le cause, ovvero che “non sono state descritte forme gravi di infezione da nuovo coronavirus nei soggetti al di sotto dei 15 anni”. Non ci sono bambini e ragazzi nei più di 500 casi ospedalizzati descritti finora.
CORONAVIRUS bambini: quali sono i rischi
Per spiegare il dato emerso si sono fatte diverse ipotesi che potrebbero in qualche misura aiutare medici e ricercatori a comprendere la diffusione del virus. La prima ipotesi è che si tratti di un errore nella quantificazione dei bambini ospedalizzati. In poche parole che non ci siano dei conteggi corretti, ma alla luce degli ultimi dati emersi rispetto alle persone ricoverate sembra proprio essere confermata l’assenza di casi gravi nei bambini.
Altra ipotesi invece mette in luce la mancata esposizione al virus. Questo ovviamente poteva essere giusticato nelle prime fasi di diffusione ma oggi sarebbe praticamente impossibile data la crescita esponenziale di casi.
Per la teerza ipotesi vi riportiamo fedelmente un estratto dell’articolo:
Ulteriore possibilità è che i bambini non possano essere infettati dal virus. Anche questa, però, è un’ipotesi veramente molto remota. Non ci sono differenze sostanziali, per esempio, nelle caratteristiche delle cellule di un bambino rispetto a quelle di un adulto, che garantisca le une o le altre rispetto al rischio dei essere infettate da un virus. Un virus in grado di farlo non fa distinzioni fra le une o le altre. Questa considerazione è poi supportata anche da alcuni dati pubblicati in letteratura che hanno descritto l’andamento dell’infezione in un nucleo familiare cinese. Anche in questo caso, segni e sintomi più severi negli adulti: nulla nei due bambini. Con una differenza che merita attenzione, però: uno dei due bambini aveva il virus nel proprio organismo, con addirittura segni di interessamento polmonare. Semplicemente non aveva sintomi o, se li aveva, li manifestava in forma non chiaramente rilevabile. In altre parole: era infettato, ma non manifestava i segni della malattia.
Perchè i bambini tendono a non sviluppare forme clinicamente gravi?
Ovviamente Non cìè ancora una spiegazione scientificamente documentata di quando scritto sopra e gli studi su questa epidemia sono ancora in una fase pressochè iniziale. Detto questo noi vogliamo sicuramente complimentarci con le due Ricercatrici dello Spallanzani che sono riuscite ad isolare il virus dando concrete speranze per lo sviluppo di una cura ed un vaccino in tempi rapidi
CORONAVIRUS bambini: come riconoscere i sintomi
I sintomi più comuni di un’infezione da coronavirus nell’uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
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