Coronavirus, Pietro Bartolo: “Paura? Ne hanno di più i bambini nei lager di Lesbo”

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Il medico ed europarlamentare accende i fari su una delle tragedie che stiamo dimenticando: quella dei migranti Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print

ROMA – “Paura del Coronavirus? Certamente, ma hanno più paura quelle persone sulle isole Greche, rinchiuse nei lager di Lesbo, di cui non si parla più, e che stanno vivendo davvero una situazione tragica. Noi non possiamo dimenticarli. Non possiamo scordare quei bambini che hanno perso tutto e non si sentono più esseri umani e proprio per questo tentano il suicidio”. Pietro Bartolo, storico medico di Lampedusa e oggi europarlamentare, sulla questione delle isole greche ai confini con la Turchia consegna all’agenzia Dire un grido d’allarme rivolto all’Europa.

“Sto lavorando per loro anche insieme ai miei colleghi- spiega- per fare in modo che vengano evacuate dalle isole per essere portate sulla terraferma in Grecia, ma anche in Europa. C’è stata una buona risposta da parte di parecchi Paesi, che volontariamente si sono messi a disposizione per poterli accogliere, ovviamente con i dovuti accorgimenti come si fa per le persone che arrivano oggi in Italia e in Europa”.

Secondo Bartolo, bisogna far in modo di poter trasferire sulla terraferma “almeno le persone più fragili che vivono al freddo e in condizioni sanitarie disastrose, costrette in 20mila in campi che possono ospitarne al massimo 3mila. La situazione nelle isole greche, a Lesbo, ma anche a Samos e Chios, è veramente esplosiva. Molti bambini- evidenzia ancora- compiono atti di autolesionismo e addirittura pensano al suicidio. E questo è terribile”.

Nelle ultime settimane, intanto, gli sbarchi a Lampedusa sono diminuiti “ormai sono veramente pochissimi- racconta Bartolo- sono arrivate un totale di 150 persone, trasferite sulla terraferma e messe in quarantena, come è giusto fare, anche se quando il centro era pieno sono state costrette a rimanere in quarantena sulla banchina”. Il parlamentare europeo sulla questione migranti punta poi il dito contro l’Europa: “Dovrebbe risolvere i problemi, dare delle risposte, e invece ha abbandonato la Grecia, la Spagna e l’Italia a loro stesse. L’Europa deve ritrovare i valori per cui è nata, deve individuare soluzioni come comunità”.

Senso di comunità che è mancato anche qualche giorno fa nel corso della riunione dei leader europei sull’emergenza Coronavirus. “L’Italia- continua l’europarlamentare- ha bisogno in questo momento di tantissimi soldi sia per affrontare il problema sanitario sia i problemi economici e sociali che arriveranno dopo questa epidemia. Bisogna sostenere le famiglie, le piccole e medie imprese. L’Europa questo lo deve capire, alcuni Stati lo hanno capito, altri ancora, come Germania e Olanda, non vogliono capirlo e si sono messi di traverso. C’è stato un nulla di fatto, ma le porte non sono chiuse. La soluzione non è lo scontro, ma la negoziazione, cercando di far capire a quei Paesi che siamo tutti sulla stessa barca, che è importante rimanere uniti e che solo in questo modo- conclude Bartolo- possiamo sconfiggere sia il virus ma anche tutti gli altri problemi che si presenteranno in futuro“.

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