Coronavirus, Sileri: “I tamponi devono essere estesi anche a chi ha pochi sintomi”

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"Il numero dei decessi purtroppo continuera' a rimanere alto ancora per un po'", spiega il viceministro alla Salute Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print

ROMA – Il calo dei contagi da Coronavirus in Italia “è un ottimo inizio, ma è presto per cantar vittoria”. Lo ha detto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri (M5S), intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

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“Noi abbiamo cominciato con le misure restrittive a cavallo tra l’8 e il 9 marzo- ha spiegato- il che significa che fra oggi e domani dovremo vedere gli effetti di questa misure. Dobbiamo ancora aspettare qualche giorno perchè, come tutti ricordano, in quel periodo vi fu un esodo dal nord verso il sud. Questo calo sicuramente è iniziato, probabilmente raggiungerà dei numeri migliori in termini di riduzione tra 3-4 giorni”. “Sicuramente la stragrande maggioranza dei cittadini italiani si è comportata bene- ha concluso- Chi non rispetta le regole è una minoranza, che però può diventare pericolosa per gli altri. L’importante è continuare a rispettare le regole”.

“I TAMPONI DEVONO ESSERE ESTESI ANCHE A CHI HA POCHI SINTOMI”

“Secondo me i tamponi devono essere estesi anche a chi ha pochi sintomi”, ha detto il viceministro.

Sileri ha parlato della sua positività al Coronavirus. “Ho cercato di capire quale poteva essere stata la fonte di contagio. Io viaggio, prima delle chiusure sono andato a Milano. Ho capito di avere qualcosa che non andava da subito per uno strano bruciore agli occhi e per la perdita del sapore– ha raccontato- non sentivo il sapore del caffè. Ho fatto subito il tampone e sono risultato positivo. Dopo quasi 2 settimane nessuno di coloro che è stato vicino a me è stato infettato, quindi la distanza sociale e il lavarsi le mani ha aiutato a scongiurare il contagio. Soprattutto all’inizio non ho preso tachipirina o altro perchè volevo vedere l’andamento di questa febbre. E’ una febbre molto strana, perché dopo un’ora scompare, dopo 3 ore ti ritorna” ha concluso Sileri.

“IL NUMERO DEI DECESSI RESTERA’ ALTO”

Sulla situazione negli ospedali a causa del Coronavirus, ha detto: “Purtroppo l’impatto è stato molto forte per Lombardia, Emilia, Veneto, Piemonte e anche nelle Marche. La situazione è relativamente più tranquilla nel centro-sud. Anche Roma è abbastanza sotto controllo. C’è una certa pressione sugli ospedali, ma molto ridotta rispetto alla Lombardia. Il numero dei decessi purtroppo continuerà a rimanere alto ancora per un po’, perchè ci sono persone malate da diversi giorni e non riescono a sconfiggere il virus. Bergamo? Vi è stata un’esplosione di casi e questo ha determinato una rapida diffusione con tanti focolai sparsi. Un’analisi più accurata di tutto il panorama consentirà di capire bene cosa è successo. Sappiamo che questo virus è più di un’influenza, sicuramente i soggetti anziani sono più fragili, però vediamo che muoiono anche soggetti giovani senza altre patologie”.

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Sul farmaco Avigan. “Quello che gira è un video molto discutibile. Ci sono modi e modi per presentare una notizia. Ammettendo pure che ci sia un farmaco salva-vita, se tu inizi un video dicendo che in Italia stanno tenendo nascosta una cosa per qualche motivo, facendo dietrologia, questo non va bene. Se pensi che vi sia un farmaco che possa essere utile lo segnali agli enti. Ci sono una trentina di farmaci testati dai cinesi tra cui anche l’Avigan. Questi vengono testati anche in Italia in maniera sperimentale. Non è nello specifico quel farmaco, ci sono solamente 250 lavori che parlano di quel farmaco. Quando si dice che ha il 91% delle guarigioni bisogna vedere dove è scritto, perchè in letteratura scientifica questo dato non l’ho trovato. Farmaci antivirali probabilmente più efficaci di questo sono già testati. Attenzione a come vengono fornite le notizie”.

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