Coronavirus, un cartoon lo spiega ai più piccoli
- Simone D'Ambrosio
- 03/04/2020
- Genova, Giovani, Liguria, Welfare
- s.dambrosio@agenziadire.com
Un cartone animato può raggiungere meglio di tanti altri mezzi i nostri bambini. Ecco perché la Protezione Civile Comune di Genova, grazie alla collaborazione dei Lions club, ha preparato un filmato che spiega ai bambini perché devono sacrificarsi e restare a casa. Una sfida che va vinta tutti insieme anche grazie alla spontaneità e spensieratezza dei genovesi più piccoli!
Gepostet von Marco Bucci per Genova am Donnerstag, 2. April 2020
GENOVA – Un virus cattivissimo che arriva dallo spazio. Una bambina, Martina, sul divano con Leo, il suo leone-pupazzo. I supereroi in camice e divisa. Sullo sfondo, il mare e la Lanterna. Sono gli ingredienti del cartoon intitolato “Io resto a casa, e tu?” realizzato dal Comune di Genova, cofinanziato dai Lions, sulla base di un’idea della Protezione Civile comunale per spiegare ai piu’ piccoli che cosa sia l’emergenza che stiamo vivendo.
“Tutto e’ nato da una mia amica, che mi ha chiesto come spiegare ai suoi figli la situazione che stanno vivendo- spiega Sergio Gambino, consigliere comunale delegato alla Protezione civile- con questo video vogliamo parlare ai bambini nel loro linguaggio, per far loro capire appieno il significato e l’importanza dei sacrifici che stanno facendo e, di conseguenza, ribadire ancora una volta ai loro genitori l’importanza di stare a casa”.
Il sindaco Marco Bucci aggiunge che il Comune non vuole sostituirsi “all’importante e costante lavoro delle maestre ma semplicemente fornire un piccolo supporto in piu’ ai bambini perche’ possano comprendere in pieno il sacrificio loro e delle loro famiglie di restare a casa e non vedere i propri compagni di scuola e gli amici. Ed e’ anche grazie alla loro semplicita’ e spontaneita’ che affrontiamo un momento cosi’ particolare per la nostra esistenza. Ci auguriamo di regalare ai nostri bambini un breve passatempo“.
Il video, in stile comics, pensato per i bambini da quattro anni in su, sara’ diffuso su tutte le piattaforme del Comune di Genova e sui social network. Verranno anche forniti i sottotitoli in italiano, per i bambini sordomuti, e in inglese, per garantire una massima diffusione.
Il cartoon e’ stato realizzato da un team di professionisti del polo di produzioni audiovisive di Cornigliano, che ha sede a Villa Bombrini. Sono state realizzate una trentina di tavole, disegnate e colorate a mano, poi ritagliate e digitalizzate per dar vita ai personaggi con la tecnica del cut-out, mentre le altre immagini sono animate in motion graphic. C’e’ un omaggio a Genova, con la Lanterna, mentre il peluche-mascotte leone e’ un omaggio ai Lions. Martina, il nome della protagonista, e’ il diminutivo della figlia di uno dei disegnatori.
La voce del leone e’ di Roberto Cesaretti, speaker in passato di Radio Genova Sound, donatore di voce Adov e di vari videocorsi. Nel video c’e’ un cammeo-voce di Maria Grazia Tirasso, responsabile della didattica del Teatro Garage di Genova e tra gli ideatori del progetto leggereavocealta.it. “Abbiamo realizzato il tutto in pochi giorni, con la difficolta’ di dover lavorare a distanza e registrare da casa. Con gli altri professionisti ci conoscevamo ma siamo indipendenti, per questo progetto che ha un alto valore sociale abbiamo deciso di unire le forze”, spiega Alice Bevilacqua, che ha di recente realizzato il video “Gronda mare” e che ha prestato la voce al personaggio di Martina.
L’illustratore principale del cartoon e’ Enrico Sanna, ideatore di “English for kids” e di varie campagne pubblicitarie, assieme a Christian Canovi, illustratore di Letrabots, Vipo e Popo. Spiegano: “La sfida piu’ grande e’ stata di rendere un nemico cosi’ odiato e difficile comprensibile anche ai bambini. Per fare cio’ abbiamo cercato di trasformare, in maniera anche ironica, il virus in un personaggio umanizzato”. Della post-produzione si e’ occupato Alfredo Cretti, titolare di televideoliguria.net. Il lavoro e’ dedicato al cameramen Paolo Micai, deceduto nei giorni scorsi dopo aver contratto il virus.
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