Coronavirus, Viora (Aogoi): “Ivg farmacologica, incentivare gestione ambulatoriale”
- Annalisa Ramundo
- 13/04/2020
- Donne, Sanità
- a.ramundo@agenziadire.com
Per l'Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani alle donne va garantito il diritto di interrompere una gravidanza anche durante l'emergenza coronavirus Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
ROMA – “La 194 è una legge dello Stato che va rispettata. Va garantito alle donne il diritto di interrompere una gravidanza e può essere utile in questo momento fare una riflessione sull’aborto farmacologico. In Italia ha una diffusione molto bassa, del 10-15%. In tutti i Paesi in cui la Ru486 è in commercio viene utilizzata fino al 63esimo giorno (9 settimane), negli Stati Uniti fino a 10 settimane. Noi abbiamo chiesto di passare a 9 settimane e di incentivare la gestione ambulatoriale, che richiede uno sforzo organizzativo dei servizi del territorio. In Italia abbiamo 21 servizi sanitari diversi e si tratterà di valutare come garantire il servizio in ogni ospedale e in ogni territorio, riducendo al minimo gli accessi della donna nella struttura”. Così all’agenzia di stampa Dire Elsa Viora, ginecologa e presidente dell’Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani esprimendo la posizione dell’Aogoi sul tema delle interruzioni volontarie di gravidanza in emergenza coronavirus.
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