Cosa fare quando i figli diventano insopportabili
Dai mamme ammettiamolo: quante volte non sopportiamo i nostri figli? Pur avendoli generati e provando per loro l’amore più grande che possa esistere può capitare anche a noi mamme di trovarli insopportabili.
Facciamola finita di parlare continuamente di quanto i nostri figli siano meravigliosi, di quanto sia bello trascorrere del tempo con loro. I nostri figli a volte sanno essere davvero insopportabili e se non fosse perchè hai verso di loro dei doveri genitoriali, ti verrebbe voglia di buttarli fuori di casa.
I nostri figli possono assumere degli atteggiamenti che non condividiamo, sì perchè pur cercando di crescerli a nostra immagine e somiglianza (scherzo naturalmente!) qualcosa va storto…e quel qualcosa di storto è il loro carattere non sempre compatibile al nostro.
Come riescono a farmi innervosire i miei figli, nessuno mai! Sanno esattamente cosa fare e soprattutto quando farlo per farmi perdere la pazienza, non contenti vanno avanti. Tu in quel momento ti chiedi dove hai sbagliato, perchè fanno così, e, nonostante un genitore giustifichi la cosa con “sarà alla ricerca di attenzioni” ti viene un istinto….va beh evitiamo di andare avanti.
I nostri figli ci sfidano e lo sanno fare bene, ma sanno anche metterci alla prova, a dura prova. E quindi come comportarsi?
Quando il nostro bambino lancia una sfida di fatto ci invita a giocare su un livello paritario al suo, un livello con regole che ormai, in quanto adulti, non ci appartengono più.
Il paragone con il gioco non è casuale, perché in effetti se ci ricordiamo che il bambino quando gioca lo fa sul serio la sfida può essere intesa proprio in questo modo.
Se noi accettiamo di giocare implicitamente accettiamo di stare alle sue regole, prima tra tutte quella del rilancio; non ci deve sorprendere in questo contesto se alla nostra risposta diciamo “accesa” il bambino metta in atto un’ulteriore provocazione.
Nel gioco della sfida vince chi la spara più grossa, o chi urla di più…Ma come facciamo noi genitori a non urlare quando chi abbiamo davanti ci porta all’esasperazione?
A volte potrebbe bastare pronunciare una frase del tipo “quando ti comporti in questo modo non capisco cosa vuoi, ora ti prendi del tempo per calmarti e poi mi spieghi”.
Quindi, per riassumere… di fronte al bambino che provoca e che ci sfida la prima regola è quella di non rispondere a tono ma piuttosto di fornire uno stop! al bambino, di utilizzare la situazione come un’occasione per aiutare nostro figlio a comprendere che le emozioni vanno sempre bene ma i comportamenti possono non essere adeguati ed infine fornire uno spazio di dialogo per capire insieme cosa è successo.
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