Cosa si può fare in zona gialla, le regole in vigore dal 26 aprile
Si allentano finalmente le restrizioni a partire dal 26 aprile. Lunedì passano in zona gialla quasi tutte le Regioni, ben 15, e si applicano le disposizioni previste dal decreto “riaperture” del 21 aprile. Quasi tutto il Centro-Nord è zona gialla: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Provincia autonoma Bolzano, Provincia autonoma Trento, Toscana, Umbria e Veneto. Solo la Sardegna è zona rossa. In arancione Val d'Aosta e, in Italia meridionale, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia.
Spostamenti
Dal 26 aprile con le nuove disposizioni sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni in zona gialla e bianca ed é libera la circolazione all'interno di queste Regioni. Inoltre, a tutti coloro che sono muniti di certificazione verde o 'green pass', sono consentiti anche gli spostamenti tra Regioni che si trovano in zona arancione o rossa. Il certificato verde viene rilasciato in base a tre possibilità: l’avvenuta guarigione da Covid-19, l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti lo spostamento, oppure la vaccinazione.
Visite a parenti e amici
Sempre in zona gialla da lunedì 26 aprile è consentito uno spostamento al giorno per visitare parenti o amici. Lo spostamento deve avvenire tra le ore 5 e le ore 22 – quindi fuori dalla fascia oraria del coprifuoco – e sarà consentito al massimo a quattro persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Nel conteggio delle quattro persone vengono esclusi i minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale e le persone disabili o non autosufficienti.
Ristoranti e bar
Da lunedì 26 aprile in zona gialla riaprono i ristoranti a pranzo e a cena, ma con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto. Al momento non è prevista la possibilità di prendere il caffè al banco dei bar.
Scuola
Dal lunedì fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (le secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona gialla dal 70% al 100%. Anche per le università, dopo una lunga assenza dalle lezioni, nelle zone gialle e arancioni dal 26 aprile e fino al 31 luglio le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse la presenza nelle scuole é garantita dal 50% al 75% e per gli atenei si raccomanda di favorire la presenza degli studenti del primo anno.
Sport e piscine
Da 26 aprile nelle zone gialle è consentito lo svolgimento all’aperto di attività sportiva, anche di squadra e di contatto, come il calcetto. Rimane invece vietato l'uso degli spogliatoi. Le piscine all’aperto in zona gialla riaprono il 15 maggio, le palestre riaprono il 1° giugno.
Spettacoli e teatri
In zona gialla da lunedì 26 aprile tornano gli spettacoli aperti al pubblico a teatro, nelle sale da concerto, al cinema, con regole stringenti: gli spettacoli dovranno svolgersi prevedendo posti a sedere preassegnati, a distanza di un metro l’uno dall’altro e la capienza massima consentita è del 50% e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto.
Spiagge
Col bel tempo e la possibilità di spostarsi liberamente all'interno delle Regioni gialle e fra di esse, l'attenzione si è concentrata sui litorali, dal momento che nel decreto mancava una data di riapertura. L'accesso è infatti libero, salvo il rispetto delle disposizioni generali come il distanziamento, e lo ha chiarito anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia: «Non esistono limitazioni per l'accesso alle spiagge. Per questi motivi, l'ultimo decreto del governo non contiene una data di riapertura delle spiagge: in quanto non esiste una legge che le chiuda. Per farla semplice, le spiagge sono aperte; di conseguenza, gli operatori si possono attivare gli impianti».
Entrano in gioco piuttosto le disposizioni regionali (Ordinanze balneari e sanitarie) dello scorso anno ancora in vigore o eventualmente quelle emanate dalle Regioni nel corrente anno. Per gli operatori, saranno quindi da tener presenti le disposizioni delle singole Regioni dal momento che l'attività propriamente di balneazione è in generale disciplinata dalle ordinanze regionali, mentre le attività accessorie – che non riguardano solo gli stabilimenti – come ristorazione e piscine rientrano appunto nelle norme del decreto legge del 22 aprile 2021. Nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale non c'è invece ancora la riapertura nei giorni festivi dei centri commerciali dal 15 maggio come inizialmente prevista.
Coprifuoco
Anche per la fascia oraria del coprifuoco, che resta in vigore dalle 22, il governo Draghi si è riservato di fare il punto successivamente in base alla situazione epidemiologica.
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