Cosa succede a una donna dopo il parto e che nessuno dice
La gravidanza non è sempre bella e quello che succede alla donna dopo il parto, è ancora meno bello. Diciamoci la verità. Questo non è un post da mamma pancina che vi dirà quanto è meraviglioso partorire, perché non lo è. È doloroso, fa un male cane e nessuno, NESSUNO, te lo racconta davvero.
Prima di avere mio figlio, Gabriele, le amiche mi raccontavano del parto dei loro figli e del post partum. Mi raccontavano semplicemente di un po’ di dolore, che poi te lo dimentichi. Mi hanno detto che dopo il parto hai delle perdite, ma che poi tutto passa. Insomma, mi dicevano che nel momento in cui tieni tra le tue braccia tuo figlio, il resto non conta.
È vero, in parte. Perché il dolore c’è, le perdite abbondanti ci sono, e le contrazioni? Nessuno mi aveva detto che sarebbero arrivate anche quelle nel post partum! Sì, perché l’utero deve tornare alla sua dimensione originaria pre-gravidanza e quando si restringe fa un male assurdo.
Il mio è stato un parto abbastanza rapido. Si sono rotte le acque alle 16.00 di una domenica pomeriggio, alle 18.00 il ricovero in ospedale con monitoraggio. Gabriele non ne voleva ancora sapere di nascere, stava bene nella pancia… A mezzanotte le contrazioni fortissime. Un dolore che sembra ti stiano sventrando. La dilatazione in meno di 5 minuti, completa. Forse un record, stando a quanto mi avevano detto ci possono volere anche molte. Io invece nel giro di 5 minuti ero già pronta. Niente epidurale, era troppo tardi per farla.
Arrivo in sala parto, 30 minuti abbondanti di spinte e dolori e poi eccolo lì, piangente e tutto rugoso, sul mio petto. La persona più bella che io avessi mai incontrato.
Nel frattempo i punti, la montata del latte, due ore di allattamento. Alle 4 del mattino mi portano in camera e, con i brividi e una doppia coperta di lana al 30 di Luglio, mi addormento. Al mio risveglio ci sono le contrazioni, le perdite di latte che bagnano tutte le coperte, gli assorbenti post parto che non sembrano mai abbastanza grandi. E poi si inizia con i pianti e un neonato di cui devi prenderti cura.
Il corpo della donna dopo il parto
Dopo aver portato a termine una gravidanza, il nostro corpo cambia, di nuovo. Deve tornare a come era prima, o almeno ci prova. Per farlo è necessario, ancora, un po’ di dolore.
Ecco tutto quello che succede al corpo di una donna dopo il parto:
- perdite di sangue per almeno 40 giorni (per questo devi usare assorbenti post parto)
- seno gonfio e duro; è la montata lattea – stai attenta a svuotare bene il entrambi i seni o rischi la mastite
- difficoltà a fare la cacca – non è bello, nessuno te lo dice, ma sentirai molto male
- possibili smagliature sulla pancia, sui fianchi e più avanti sul seno – usa una crema a base di olio di mandorle dolci per evitarle, fai prevenzione durante la gravidanza
- difficoltà a stare seduta o sdraiata – specialmente se ti hanno messo dei punti, armati di ciambella o di tanta tantissima pazienza
- possibile incontinenza
- stanchezza – su quella considera che durerà almeno per i prossimi 6 anni
- calo della libido sessuale – considera almeno 2 mesi e mezzo di carezze e bacetti, non avrai voglia e forze di fare di più
- difficoltà a tornare nel peso pre gravidanza – non avere fretta, ma cerca di mangiare sano
In tutto questo c’è la possibilità che tu ti senta spesso incapace, inadeguata, sola. Non c’è da spaventarsi. È tutto nuovo e devi prenderti cura di una persona indifesa che dipende totalmente da te. Se senti di non farcela, chiedi aiuto. Non vergognarti di farlo.
Io all’inizio ho vissuto dei momenti di sconforto. La stanchezza non mi ha aiutata e sebbene Gabriele sia stato da subito un bambino bravissimo, il dolore dei punti e la fatica a prendere sonno, sono state due delle cause principali dei miei scleri post parto. In queste occasioni non ho avuto nessun timore a chiedere aiuto al papà di Gabriele, facendolo stare con il bambino magari dopo la poppata o al momento del cambio. Perché una pausa ci serve. Non dobbiamo vergognarci di prenderci anche un po’ di tempo per noi. I genitori sono due, e lo so, la mamma è sempre la mamma, lei sa cosa serve al bambino, lei capisce anche senza parole e molto spesso non si “fida” a lasciare il suo piccolo; ma ricordati che tu sei anche una persona, che ha bisogno di riposare.
Una frase che mi dicevano spessissimo era Quando il bambino dorme, dormi anche tu , io invece facevo le lavatrici, sistemavo casa, pulivo, … fino a quando poi non mi stendevo sul divano e lì, appena appoggiavo la testa, Gabriele si svegliava piangendo perché era già il momento della poppata successiva.
Quelle ore di sonno non te le ridà indietro nessuno. Approfittane quando puoi, dormi.
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