Cosa succede se lascio piangere mio figlio

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Cosa fare se mio figlio iniziare a piangere? Non faccio nulla o lo devo calmare? Lo coccolo o stringo i denti e vedo se si calma da solo?

Queste sono le classiche domande che tutti i genitori prima o poi si fanno. Cerchiamo quindi di provare a capire quali sono gli effetti del pianto sui bambini, se non li consoliamo.

In tanti si domandano se sia giusto o meno lasciar piangere un neonato, ebbene alcuni ritengono che sia utile a farlo sfogare, ma questo non va confuso con un via libera a farlo disperare troppo tempo!

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Possiamo pensare di lasciar piangere nostro figlio per 10 secondi, 15 al massimo, questo è ciò che ha detto Richard Ferber, noto neurologo e pediatra dell’Università di Harvard che lavora per l’ospedale pediatrico di Boston. Per alcuni pediatri lasciar piangere i bambini non provoca danni psichici o addirittura fisici nei neonati, ma recenti studi hanno dimostrato il contrario.

Dobbiamo innanzitutto pensare che se il bambino piange, lo fa per una ragione, sempre. Che sia perché ha fame, dolori, è sporco e va cambiato, o semplicemente ha bisogno del vostro contatto.

neonato piangere

Pensate a quando piangiamo noi adulti, cosa succede? Non siamo forse sottoposti ad una forma di stress emotivo? Ecco, la stessa cosa succede nei neonati.

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Fabienne Becker-Stoll, direttrice dell’Istituto di Pedagogia infantile della Baviera, ha dichiarato che:

I bambini hanno bisogno di calore fisico su cui poter contare, al fine di soddisfare i loro bisogni psicologici elementari e di far diminuire lo stress.

Quindi, perché mai lo dovremmo lasciar piangere come un disperato? Per far scattare in lui un’insicurezza affettiva?

Personalmente quando Gabriele era molto piccolo, nel momento in cui piangeva, aspettavo davvero quei 15 secondi, secondo più o meno, per capire se riusciva a calmarsi da solo. Molte volte magari capitava che piangesse nel sonno e durava pochi secondi, senza bisogno di un mio intervento. Se vedevo che il pianto si prolungava, evitavo di farlo diventare tutto rosso e ancor più agitato. In quel caso intervenivo, magari non prendendolo subito in braccio, ma lasciandolo nel lettino accarezzandogli il viso e ripetendogli con tono fermo e calmo “Stai tranquillo, la mamma è qui”.

Non sempre è necessario correre a prendere il bambino in braccio. Tante volte può bastare fargli capire che siamo lì per lui. Importantissimo e non smetteremo mai di dirlo, è non scuotere mai il neonato per calmare il suo pianto! Questo provocherebbe danni irreparabili!

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Concludendo, vi diciamo che potete leggere tutti i manuali del mondo, ma nessuno sarà mai migliore del vostro istinto!

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