Cosa vedere e cosa mangiare a Teglio
Ha dato il nome alla Valtellina e ne rappresenta uno dei luoghi più caratteristici: Teglio, nella zona montana sopra Sondrio, è un borgo tutto da visitare per apprezzare le eccellenze gastronomiche e le bellezze della natura a pochi chilometri dal confine con la Svizzera.
La ricetta dei pizzoccheri a regola d’arte
Da oltre quattro secoli, a Teglio, si coltiva il grano saraceno. È questa una delle peculiarità del territorio valtellinese, dove questo tipo di cultura – divenuta residuale nel resto d’Italia – resiste ed è diventata la base per un’eccellenza culinaria: i pizzoccheri. Una pasta lunga fatta mescolando quattro parti di farina di grano saraceno e una di farina bianca, unita alle patate e alla verza e condita con formaggio Casera e burro. L’essenza dei pizzoccheri sta nei suoi ingredienti, ma non bastano le parole per descrivere un piatto che è diventato emblema di una regione. Per tutelare l’originalità della ricetta originaria del borgo, nel 2002 è nata l’Accademia del Pizzocchero di Teglio, che custodisce il segreto della specialità valtellinese e certifica attraverso un elenco aggiornato sul proprio sito internet la qualità dei piatti serviti nei ristoranti associati.
La coltivazione del grano saraceno, nel borgo al confine con la Confederazione elvetica, rappresenta anche una caratteristica del paesaggio. A Teglio, infatti, nonostante le criticità che hanno fatto scemare altrove la cultura del grano saraceno, è ancora possibile vedere campi coltivati dove cresce quello che con un’espressione locale viene chiamato furmentùn. A disposizione per le visite è anche il mulino Menaglio, dove di norma, prima dell’emergenza sanitaria che ha segnato il 2020, si potevano osservare gli attrezzi per la decorticazione dei cereali e delle castagne e si poteva assistere alla macinatura dei grani.
Ora, alla luce della situazione in continua evoluzione sotto il profilo della diffusione di nuovi contagi da coronavirus e della loro prevenzione, la struttura resta apprezzabile dall’esterno, mentre è opportuno contattare l’Info point di Teglio per verificare la possibilità di accedere alla parte interna. Teglio, come tutta la valle in cui il paese trova collocazione, è inoltre patria di formaggi dal sapore inconfondibile e di altrettanto saporiti affettati, quali la conosciutissima bresaola o la meno nota ma ugualmente pregiata slinzega.
Non solo gastronomia: Palazzo Besta
Non è soltanto la gastronomia, ad ogni modo, a rendere Teglio uno dei borghi più interessanti della Valtellina. Merita una visita, infatti, Palazzo Besta, edificio di epoca rinascimentale che oggi ospita un museo che fa capo al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. La struttura ha riaperto a giugno le proprie porte dopo lo stop imposto per contrastare la pandemia. Al suo interno si possono apprezzare cicli di affreschi del Cinquecento a soggetto biblico, mitologico e storico e quattro stüe valtellinesi, ovvero caratteristiche stanze rivestite in legno. A disposizione per i visitatori anche l’Antiquarium tellinum, che raccoglie una collezione di incisioni in grado di raccontare la storia del territorio. A partire da Palazzo Besta è possibile inoltre andare alla scoperta di massi incisi ancora visibili al di fuori del museo, nella zona di Somasassa o nella frazione di Cà Branchi.
Un territorio tutto da scoprire
È l’intero territorio di Teglio, tuttavia, a riservare piacevoli sorprese per i visitatori. In posizione panoramica a sud del paese si erge la Torre De Li Beli Miri, dalla quale si può ammirare la Valtellina. La struttura è quanto resta di una costruzione medievale che fu eretta sulle rovine di una precedente fortificazione di epoca romana. Vale inoltre la pena di prestare una visita alla chiesa parrocchiale di Sant’Eufemia. Di recente, inoltre, ha preso avvio un progetto per la valorizzazione dei percorsi che permettono la riscoperta dei santuari mariani della Valtellina. L’iniziativa prende il nome di Cammino mariano delle Alpi e intende dare opportuno risalto al patrimonio ad un tempo religioso e culturale della zona di confine.
L’obiettivo è individuare un percorso ideale verso il Santuario della Madonna di Tirano: almeno venti i luoghi di interesse individuati dai promotori del progetto che coinvolge l’intera Valtellina. Teglio è protagonista di questa iniziativa con i suoi luoghi religiosi: il tratto Teglio-Tirano del Cammino mariano è stato inaugurato nel 2019 con la posa di segnaletica e pannelli informativi. Sono circa undici i chilometri che separano il punto di partenza e quello di arrivo della tappa che si snoda tra testimonianze del mondo rurale e strade asfaltate, permettendo ai pellegrini di apprezzare le bellezze naturali del territorio.