Cosa vedere nello splendido borgo di Barisciano

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Barisciano è un bellissimo borgo dell’Abruzzo, sorto tra il VI e l’VIII secolo, che si trova in provincia dell’Aquila e che con i suoi circa 1800 abitanti è considerato la Porta del Parco Nazionale del Gran Sasso. Grazie ai suoi mille metri di altitudine, alla vicinanza con il capoluogo abruzzese, dal quale dista solo 18 km, ed alla poca distanza dal mare, gode di un’invidiabile posizione geografica: i dintorni montagnosi a tratti lasciano spazio a inaspettate vallate e altopiani, dando vita paesaggi davvero unici. La sua antica origine si deve all’unificazione di due “ville”, ossia Barisciano di sopra e Barisciano di sotto o Bariscianello, la cui popolazione partecipò attivamente alla fondazione della città de L’Aquila nel corso del Duecento.

Barisciano è intriso di storia, di memorie e di tradizioni e la presenza di ampie piazze ed importantissimi monumenti storici ne fanno un luogo dall’incredibile fascino oltre che base di partenza per percorsi alla scoperta degli antichi borghi montani che si trovano nelle prossime vicinanze. Duramente colpito dal terremoto del 2009, Barisciano è oggi uno dei comuni abruzzesi tra i più avanti nel processo di ricostruzione. Molti sono stati i lavori di recupero e mantenimento a salvaguardia soprattutto dei tanti e significativi edifici religiosi e civili presenti nel suo territorio. Il borgo rinato si offre oggi a chi decide di visitarlo come uno scrigno di preziosi tesori di inestimabile bellezza.

Cosa vedere e fare nel borgo di Barisciano

Uno dei principali punti di interesse del borgo abruzzese è il Castello di Barisciano, una vera e propria fortezza dell’antichità. Eretto nell’XI secolo, fu in passato il luogo adibito ad ospitare tutta la popolazione del paese in caso di pericolo e proprio per questa sua importante funzione, fondamentale nella vita dell’epoca, fu fondato sopra un colle montuoso in una posizione strategica per sovrastare e protegge tutto il borgo medievale sottostante. Durante il periodo del feudalesimo divenne dimora di importanti famiglie aristocratiche del luogo, ma fu oggetto di attacco e venne purtroppo distrutto nel 1424 durante l’assedio alla città per essere definitivamente abbandonato intorno al XVI secolo, quando le esigenze di difesa vennero meno. Dell’antico splendore del castello sono oggi visibili sono dei resti, ciò che rimane di numerosi attacchi e di diversi terremoti che si sono succeduti nel tempo, ma il sito merita sicuramente una visita essendo un’altissima testimonianza delle fortificazioni medievali abruzzesi.

Importante edificio religioso, addossato al castello è la Chiesa di San Rocco, che fu eretta a memoria dell’epidemia di peste del 1526 e che venne dedicata a San Rocco, venerato per la sua virtù di conferire miracolose proprietà all’acqua di un pozzo limitrofo. Questa chiesa è oggi meta d’elezione per innumerevoli pellegrini, essendo infatti il luogo al quale si giunge attraversando la celebre Via Mariana: si tratta di un percorso che si snoda lungo un sentiero immerso in un bosco nel quale si trovano cinque nicchie in pietra, custodi dei misteri del Santo Rosario, più una sesta nicchia votiva situata in cima al cammino, dove è stata posta una Madonnina. Il percorso, oltre all’incredibile carica spirituale, gode anche di una notevole bellezza paesaggistica poiché scorre proprio sotto le rovine del Castello di Barisciano.

Nel territorio di borgo sono presenti molti altri edifici religiosi che meritano di essere ricordati, come la Chiesa di San Flaviano che risale all’anno 1000 e che fu ricostruita nel 1733 dopo numerosi terremoti o il Santuario della Madonna di Valleverde del ‘500, dal ha un grande valore simbolico in quanto proprio qui furono viste scorrere le miracolose lacrime della Madonna. La Chiesa dell’immacolata Concezione si trova invece a piazza Trieste e la sua costruzione si deve agli antichi feudatari del posto, i Caracciolo, i quali ordinarono l’edificazione di questo edificio di culto proprio accanto al loro palazzo. Particolare importanza riveste tutt’oggi quello che in passato fu sede del Convento Francescano di San Colombo del XIV secolo, oggi meta di pellegrini abruzzesi provenienti da ogni angolo della regione.

Il suo nome è dovuto al trasferimento, nel 1740, del corpo di San Colombo Martire dalle catacombe romane di San Callisto all’altare maggiore della chiesa. Oggi le spoglie, che in passato sono state trafugate, non si trovano più nella chiesa e negli ultimi anni il convento è stato convertito in una dimora storica, facendo di questo luogo un punto di incontro, di cultura, di natura e di tradizione, ideale per tutti coloro che desiderano fuggire dallo dallo stress cittadino per rifugiarsi in un luogo di relax e spiritualità. Questo edificio inoltre è anche sede dell’importante Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino San Colombo, nel quale vengono conservate e studiate numerose varietà di semi. Al suo interno è ammirabile l’Herbarium Apenninicum è una collezione di piante pressate ed essiccate che conta circa 65.000 campioni meticolosamente catalogati, mentre annesso al centro si trova il Museo del Fiore e dell’Orto Botanico.

Barisciano tra natura e tradizioni gastronomiche

Il territorio di Barisciano è immerso in un paesaggio incantevole, destinazione perfetta per chi ama i viaggi all’insegna del benessere e del contatto con la natura. Immerso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il borgo è punto di partenza per escursioni nel verde, passeggiate a piedi, o tour in bicicletta o a cavallo. A pochi chilometri da Barisciano si trovano inoltre altri borghi medievali di spicco come ad esempio la meravigliosa ed imperdibile Rocca Calascio. Per i buongustai e gli appassionati di buon cibo, Barisciano è famosa per offrire alle buone forchette l’opportunità di assaggiare piatti tipici locali e prodotti della saporita cultura enogastronomica abruzzese.

Una delle occasioni migliori per visitare il borgo alla ricerca dei suoi segni culinari è la Sagra della Patata che si svolge ogni anno ad agosto: durante la manifestazione è possibile degustare, oltre che il tubero preparato in infinite versioni e ricette, come il baccalà con patate, anche altre prelibatezze della regione, come gli gnocchi con le salsicce, la pecora alla callara, le scrippelle ‘mbusse, gli arrosticini di pecora o le zeppole. Tradizioni e monumenti di pregio si uniscono in questo piccolo comune dell’Abruzzo, per renderlo meta apprezzata durante tutto l’anno, tra eventi, manifestazioni ed un’aria vibrante di cultura, nella cornice di un borgo d’altri tempi tutto da esplorare.

Da Si Viaggia

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