Covid, c’è nuovo vaccino per proteggere i gatti (e funziona)
Mentre le vaccinazioni contro il Covid sull'uomo proseguono a rilento per via dello stop a Johnson&Johnson e, in alcuni paesi, anche ad AstraZeneca, sta andando avanti a spron battuto la sperimentazione di un siero anti-Covid per gli animali che si preannuncia particolarmente efficace, e utile anche per l'uomo: si chiama LinearDNA ™ COVID-19, è un prodotto dell'azienda italiana Evvivax e dell'americana Applied DNA Sciences e ha appena terminato la fase uno con risultati molto promettenti.
La prima fase di sperimentazione è stata condotta presso il Centro diagnostico per la salute degli animali dell'Università Cornell su un gruppo di gatti adulti, con la tecnica dell'elettroporazione: gli è stato cioè iniettato il medicinale, prima di un impulso elettrico che consente alle molecole di penetrare per accelerare la risposta immunitaria. L'iniezione è stata fatta a febbraio e, oltre a non aver provocato reazioni avverse, ha immunizzato tutti i gatti che, al momento del test sierologico, hanno dimostrato di avere un numero elevato di anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2. La sperimentazione intanto prosegue: a fine aprile, dopo la seconda dose, gli scienziati faranno altre verifiche per valutare la quantità di nuovi anticorpi prodotti (si aspettano che siano 3-4 volte maggiori) e poi, a settembre, un ultimo esame per capire quanto tempo durano.
I risultati, a detta degli scienziati che stanno portando avanti lo studio, sono «convincenti», e «molto incoraggianti», con potenziali ricadute positive sugli esseri umani, oltre che sugli animali. James A. Hayward, presidente e CEO di Applied DNA, nella nota diffusa dall'azienda, ha spiegato infatti che in diversi animali domestici negli Usa e in Gran Bretagna sono state trovate nuove varianti, inclusa quella inglese, e ha specificato che «sebbene non vi siano prove di trasmissione dagli animali domestici ai loro proprietari, il tasso di test sugli animali domestici per COVID-19 è troppo basso per stimare i tassi di infezione». Le sperimentazioni perciò proseguiranno, anche su altre specie, come il visone allevato a fini commerciali, tra le specie più colpite dal virus. Proprio per questo, in diversi paesi del nord Europa, sono stati sterminati interi allevamenti con milioni di esemplari.
La novità, inoltre, potrebbe aprire una promettente strada per l'uomo anche per un'altra ragione, e grazie a un'azienda italiana. La tecnica dell'elettroporazione sperimentata sui gatti è infatti la stessa sui cui si basa il vaccino umano a cui sta lavorando la società di biotecnologie di Castel Romano Takis Biotech il cui amministratore delegato – Luigi Aurisicchio – è anche a capo di Evvivax. All'Ansa il dottor Auricchio ha infatti dichiarato: «È un risultato molto positivo, che valida la tecnologia alla base del vaccino. La prima vera dimostrazione di principio che un vaccino genetico contro il virus SARS-CoV-2 basato sulla tecnica sull'elettroporazione del DNA stimola risposta immunitaria». Mentre proseguono le sperimentazioni con il siero italo-americano arrivano incoraggianti notizie sullo stesso tema dalla Russia, che ha appena approvato il il Karnivak-Kov: il primo vaccino per animali in assoluto, efficace nel 100% dei casi.
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