Covid, Schillaci “Serve tranquillità, priorità è proteggere i fragili”

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Tempo di Lettura: < 1 minutoROMA (ITALPRESS) – “Gestire i casi di bambini e ragazzi positivi al covid ma asintomatici, sulla base del contesto scolastico e quindi della presenza di bambini o insegnanti fragili”. E’ l’indicazione fornita dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una intervista al Corriere della Sera. “Bisogna avere un atteggiamento di tranquillità – prosegue – perchè […]

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ROMA (ITALPRESS) – “Gestire i casi di bambini e ragazzi positivi al covid ma asintomatici, sulla base del contesto scolastico e quindi della presenza di bambini o insegnanti fragili”. E’ l’indicazione fornita dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una intervista al Corriere della Sera. “Bisogna avere un atteggiamento di tranquillità – prosegue – perchè i numeri del contagio sono aumentati, in numero assoluto, però c’è stata di mezzo l’estate e la riapertura delle scuole: due momenti in cui c’è una grossa circolazione di persone. Però, quello cui guardiamo oggi è quante persone poi vengono ricoverate negli ospedali e quante purtroppo finiscono nelle terapie intensive per una malattia più grave. Questo, oggi, è assolutamente sotto controllo. E’ chiaro che stiamo monitorando con grande attenzione proprio i problemi legati agli studenti. Abbiamo un tavolo di lavoro dove sono coinvolti, oltre al ministero dell’Istruzione e del Merito, il ministero della Salute, l’Istituto superiore di Sanità e le regioni per arrivare a una raccomandazione che senza creare allarme, tenga in sicurezza le persone – ragazzi e adulti – fragili. Anche perchè la nostra attenzione, sia in questa fase che in quella successiva, che inizierà a partire dalla prossima settimana con la vaccinazione, è diretta alle persone più anziane, alle persone fragili che, se infettate dal virus, possono magari sviluppare una forma più aggressiva. E quindi anche per la scuola ci guideranno questi principi. Però senza tornare indietro, senza allarmismi, senza imposizioni di misure che, con quella che è l’epidemiologia attuale, ci sembrano assolutamente da non prendere in considerazione».
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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