Creme solari contaminate da benzene negli Usa: innocue per Johnson & Johnson, pericolose secondo l’Fda
Vi ricordate lo scandalo di quest’estate quando negli Usa alcune creme solari a marchio Aveeno e Neutrogena erano risultate contaminate da benzene? Johnson & Johnson, che produce i prodotti, li aveva ritirati per precauzione dichiarando però che non rappresentavano una minaccia per la salute. Una valutazione della FDA, in realtà, dice il contrario.
Ve ne avevamo parlato anche noi: a luglio, dopo che i test di Johnson & Johnson avevano rilevato il benzene in più campioni, diversi lotti di creme solari Aveeno e Neutrogena erano stati ritirati dal mercato. Leggi anche: Creme solari, trovata sostanza chimica cancerogena: Johnson & Johnson ritira Neutrogena e Aveeno negli USA
A tornare sulla questione è Consumer Reports che svela come, nonostante Johnson & Johnson volesse minimizzare la cosa, in un documento la FDA considerava in realtà pericolosi tali prodotti contaminati da benzene.
Ricordiamo che l’esposizione a breve termine al benzene può causare vertigini e mal di testa, mentre l’esposizione a lungo termine può provocare alcuni tipi di cancro e malattie del sangue.
Non è ancora chiaro perché il benzene sia stato trovato nei prodotti. Al momento del richiamo, Johnson & Johnson ha affermato che stava indagando sulla questione ma recentemente non sono state date nuove informazioni. Da allora, tra l’altro, diversi altri prodotti sono stati segnalati per lo stesso motivo.
Ma tornando ai richiami di luglio, all’epoca J&J aveva dichiarato:
L’esposizione quotidiana al benzene in questi prodotti per la protezione solare spray ai livelli rilevati nei nostri test non dovrebbe causare conseguenze negative per la salute. Per un’abbondanza di cautela, stiamo richiamando tutti i lotti di questi prodotti specifici per la protezione solare spray.
Ma un rapporto interno della FDA, completato prima dell’annuncio e ottenuto da Consumer Reports attraverso il Freedom of Information Act, sembra essere giunto ad una conclusione diversa.
Il report, chiamato Health Hazard Evaluation, afferma che i test di Johnson & Johnson hanno rilevato livelli di benzene da 5 a 12 volte superiori ai limiti raccomandati stabiliti da organizzazioni indipendenti. A quel livello elevato, il rapporto interno della FDA affermava che “era probabile che si verificassero effetti avversi gravi“, incluso il potenziale per problemi letali o “compromissione permanente di una funzione corporea”.
L’episodio di Johnson & Johnson, secondo Consumer Reports, illustra i limiti di approccio al problema dei prodotti contaminati da parte dell’FDA.
Per costruire credibilità e sostenere la sua missione di promuovere la salute pubblica, l’agenzia non dovrebbe più pubblicare comunicati stampa aziendali. Dovrebbe rendere pubbliche tutte le loro valutazioni e annunciare azioni specifiche per garantire che altri prodotti non siano contaminati allo stesso modo con benzene o altre sostanze chimiche come PFAS – ha dichiarato Andrews di EWG.
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Fonte: Consumer Reports
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