Da martedì la Romagna arancione scuro, tranne Forlì

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BOLOGNA – Dal 2 marzo e per due settimane la zona arancione scuro è estesa a tutti i comuni della Ausl Romagna escluso il distretto di Forlì. Saranno coinvolte dunque le province di Rimini e di Ravenna e il cesenate. Lo annuncia ufficialmente la Regione, che d’intesa con i sindaci, la Regione adotterà una nuova ordinanza per circoscrivere e contenere la crescita del contagio.

LE REGOLE

Dunque, sarà istituita la didattica a distanza al 100% per le scuole e l’Università, in presenza i servizi educativi 0-3 e le scuole d’infanzia, lo stop spostamenti anche all’interno dei comuni, e il fermo ad attività ricreative e sport. Le misure, più restrittive rispetto alle disposizioni nazionali vigenti per le aree arancioni e in linea con quelle previste per la Città metropolitana di Bologna, sono state decise sulla base dei dati forniti dalla Ausl Romagna sull’aumento della diffusione del virus.

“TENIAMO DURO, SIAMO ALL’ULTIMO MIGLIO”

L’ordinanza della Regione arriverà tra domani e lunedì, si spiega da Viale Aldo Moro, e “l’obiettivo è lo stesso: arginare la diffusione del virus, a tutela della salute dei cittadini, in un’area peraltro molto vasta e densamente abitata”.

“Ancora una volta- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- accogliamo la richiesta di intervenire arrivata dalla sanità e condivisa coi territori”. Insieme ai sindaci, sottolineano, “prendiamo una decisione difficile e sofferta, consapevoli tutti delle difficoltà e della stanchezza con sui sono alle prese da mesi attività economiche, famiglie, studenti, ma abbiamo il dovere di ascoltare le autorità sanitarie e fare tutto ciò che possiamo per fermare la ripresa del contagio, più veloce a causa di nuove varianti e ora in grado di colpire maggiormente anche giovani e giovanissimi”.

Presidente e assessore assicurano di essere al lavoro col Governo “per accelerare il più possibile la campagna vaccinale, per avere ristori veloci, anche in presenza di ordinanze regionali, e i congedi parentali, per non lasciare soli i genitori nel momento in cui si agisce sulla scuola. Tenere duro adesso, con molta probabilità vuol dire affrontare l’ultimo miglio e guardare ai prossimi mesi con maggiore fiducia. Facciamolo tutti, ancora una volta”. La decisione è stata dunque presa oggi dopo le riunioni fra i sindaci dei territori coinvolti, insieme a Regione e Ausl Romagna.Le restrizioni introdotte sono quindi le stesse previste dall’ordinanza in vigore nei comuni del Bolognese, ricorda la Regione. Dunque no agli spostamenti, anche all’interno del proprio comune, e anche per visite a parenti e amici, se non per motivi di salute, lavoro e comprovate necessità, e limitazioni alle lezioni in presenza, sul modello di ciò che in sostanza avviene in zona rossa. Da martedi, quindi, l’attività didattica si svolgerà esclusivamente a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado e per l’Università, mentre rimarrà in presenza per i servizi educativi 0-3 anni e le scuole d’infanzia. Non vengono invece sospese le attività economiche, nei limiti delle regole consentite in fascia arancione, comprese quelle per i servizi alla persona.

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