Dal 26 ottobre in Emilia-Romagna test rapidi per scuole e lavoro

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Intanto dal 19 ottobre parte in farmacia la campagna di screening sierologico rivolta agli alunni e ai loro genitori

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BOLOGNA – Test rapidi in arrivo Emilia-Romagna per ‘scovare’ il Covid nelle scuole e i luoghi di lavoro. Il 26 ottobre, annuncia l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, “contiamo di poterli già utilizzare, sia nelle scuole sia nel mondo del lavoro, ma saranno anche a disposizione dei medici di medicina generale”. Per l’Emilia-Romagna sono insomma ormai a disposizione i due milioni di tamponi della gara effettuata in tandem insieme alla Regione Veneto, test “capaci di rilevare in pochi minuti la presenza del virus, li useremo per fare prevenzione nelle scuole”, ma anche nei luoghi di lavoro, ha anticipato stamane Donini al Tgr Rai dell’Emilia-Romagna.

DAL 19 SCREENING IN FARMACIA RIVOLTO A STUDENTI E GENITORI

Ma non è l’unica scadenza a breve: parte infatti il 19 ottobre in collaborazione con le farmacie convenzionate la campagna di screening sierologico rivolta alle scuole, “non solo ai ragazzi fino ai 25 anni, cioè fino all’università, ma anche a genitori e conviventi dei ragazzi”.

PER IL VACCINO ANTINFLUENZALE È ATTESO DATO RECORD

Per quanto riguarda poi le vaccinazioni antinfluenzali “quest’anno possiamo arrivare a vaccinare quasi un terzo della popolazione dell’Emilia-Romagna, un record storico”, sottolinea ancora Donini. “Lo scorso anno- ricorda- abbiamo vaccinato oltre 800.000 cittadini dell’Emilia-Romagna, quest’anno ci apprestiamo a farne per almeno un milione e 400.000″, partendo dalle categorie a rischio.

“Abbiamo dato una consistente dosi di vaccini anche al libero mercato, quindi alle farmacie- ricorda l’assessore Pd- ma ci dobbiamo prevalentemente occupare delle categorie più deboli”. Donini si esprime anche sull’ulteriore giro di vite atteso col Dpcm al vaglio del Governo. “Tra il panico e il liberi tutti- fa notare l’assessore- c’è un’ampia terra di mezzo fatta dalla responsabilità di tutti noi. Molto dipende dal nostro comportamento. Se il Governo farà provvedimenti più restrittivi li condividerà con le Regioni come ha sempre fatto, ma è più importante la sostanza, cioè la responsabilità dei cittadini”. Insomma, avverte l’assessore emiliano-romagnolo, “non c’è regola che tenga se poi non vengono applicate quelle che ci sono”.

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