Diagnosi prenatale, un test scova anomalie più severe
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Redazione
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03/09/2020
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Il ginecologo: "Brevettata invenzione che garantisce gravidanze più sicure"
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ROMA – Rivoluzione made in Italy per lo screening prenatale: arriva il brevetto per il primo test al mondo che permette di indagare la salute del feto, rivelando anche patologie piu’ severe prima diagnosticabili solo con l’amniocentesi.
L’innovativa tecnologia, sviluppata interamente in Italia grazie alle competenze dei genetisti e biologi dell’Istituto di Ricerca Altamedica di Roma, attribuisce al test prenatale non invasivo FetalDna un risultato decisivo: attraverso un semplice prelievo del sangue alla gestante si possono individuare le piu’ gravi anomalie genetiche del feto, garantendo alla futura mamma una gravidanza piu’ sicura.
La metodica si basa sull’analisi, mediante flusso di ioni, delle molecole di Dna, attraverso un sistema piu’ affidabile rispetto alle tecnologie attualmente sul mercato, che permette di scovare patologie finora non indagabili con tale metodo. Il nuovo FetalDna consente infatti non solo di studiare tutti e 23 i cromosomi che compongono il Dna del feto ma anche singoli frammenti di cromosoma (microdelezioni/microduplicazioni) che determinano patologie molto severe e singoli geni (malattie monogeniche), scoprendo gia’ dal sangue della madre se il feto e’ portatore di patologie quali la fibrosi cistica, la sordita’ congenita, forme di nanismo, le craniosinostosi, il rene policistico e molte altre. Tali anomalie, finora, venivano ricercate e diagnosticate con certezza solo con l’amniocentesi o con la biopsia dei villi coriali.
“Benche’ negli anni passati sono stati presentati alcuni brevetti sull’analisi del Dna fetale mediante la ricerca di suoi frammenti nel sangue materno, che permettevano di scovare solo la sindrome di Down e poche altre alterazioni dei cromosomi, questa nuovissima invenzione consente ora di studiare singoli frammenti di cromosoma e singoli geni rivelando anomalie e patologie con affidabilita’ e sicurezza- afferma Claudio Giorlandino, ginecologo, direttore sanitario Altamedica e direttore generale dell’Italian College of Fetal Maternal Medicine- Il nostro centro e’ da 50 anni leader nella diagnosi prenatale e proprio in relazione alle microdelezioni e alle malattie monogeniche, Altamedica e’, in senso assoluto, la prima al mondo ad aver elaborato una metodica brevettata. L’equipe di ricerca ha lavorato intensamente a tale ambizioso progetto per anni e finalmente, oggi, possiamo orgogliosamente presentare il frutto del nostro lavoro che ottiene il riconoscimento ufficiale e la protezione e salvaguardia di una scoperta totalmente italiana”.
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