Disturbi dell’alimentazione, una panchina lilla al “Molinette” di Torino

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Tempo di Lettura: 3 minutiTORINO (ITALPRESS) – In occasione della giornata nazionale per il contrasto ai disturbi dell’alimentazione (giornata del fiocchetto lilla) del 15 marzo verranno discussi, dalle 10 alle 12 presso l’Aula Lenti dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino (Ospedale Molinette Corso Bramante n° 84), tutti gli aspetti legati ai gravi disturbi dell’alimentazione.In tale ricorrenza […]

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TORINO (ITALPRESS) – In occasione della giornata nazionale per il contrasto ai disturbi dell’alimentazione (giornata del fiocchetto lilla) del 15 marzo verranno discussi, dalle 10 alle 12 presso l’Aula Lenti dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino (Ospedale Molinette Corso Bramante n° 84), tutti gli aspetti legati ai gravi disturbi dell’alimentazione.
In tale ricorrenza l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino riceverà in dono dall’Associazione dei familiari di figli affetti da Dna “Lo Specchio ritrovato” di Torino una panchina lilla – da collocare all’entrata dell’ospedale – come segno dell’impegno speso nel tempo dal più grande ospedale del Piemonte per la lotta contro questi gravi disturbi. La giornata sarà anche l’occasione per presentare un breve filmato – sempre a cura del Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione dell’AOU città della Salute e della Scienza di Torino – sul tema delle cure dei Disturbi dell’Alimentazione lungo il filo della testimonianza di due ragazze guarite.
I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) sono patologie metabolico-psichiatriche gravi, che tendono a durare molti anni e a peggiorare nel tempo, con esito non infrequentemente letale: i morti per tali patologie nel mondo nel 2019 (ultimo dato disponibile) sono stati 318.300. Nella stragrande maggioranza si tratta di giovani con meno di 40 anni. La pandemia da Covid-19 ha accelerato un aumento dell’incidenza dei casi (nuovi casi per anno) già in atto da circa un decennio: si stima che i nuovi casi siano aumentati del 30/40%, soprattutto nella fascia di età 10-20 anni. Per il Piemonte significa essere passati in pochi anni da circa 20.000 persone con Disturbo dell’Alimentazione a circa 28.000. Un recente studio del 2023, appena pubblicato sul Journal of Clinical Medicine dal gruppo di ricerca del Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione dell’AOU città della Salute e della Scienza di Torino (diretto dal professor Giovanni Abbate Daga), ha evidenziato anche un peggioramento dei sintomi: dopo la pandemia, i ragazzi hanno preoccupazioni marcatamente più elevate e laceranti rispetto alla loro corporeità e svolgono di gran lunga molta più attività fisica al solo scopo di dimagrire anche in condizioni di estrema emaciazione rispetto a prima del 2020.
Per far fronte a questo sciame pandemico del disagio psichico che continua a perdurare, vi sono alcune novità organizzative e terapeutiche.
Per prima cosa verrà contrattualizzato in tutte le ASL piemontesi dal mese di maggio personale dedicato alla cura dei DNA, grazie ai fondi ministeriali stanziati per il biennio 2023-2024 e all’impegno dell’Assessorato alla Sanità piemontese. Sono previste sette figure professionali (psichiatra, neuropsichiatra infantile, psicologo psicoterapeuta, medico nutrizionista, dietista, educatore e infermiere) per rinforzare i centri già esistenti e migliorare la capacità di curare con èquipe integrate multidisciplinari. Ogni figura per centro potrà essere rinforzata da un minimo di 4 ore a un massimo di 36 ore.
Inoltre due innovativi trattamenti verranno affiancati a quelli già esistenti presso il Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione dell’AOU città della Salute e della Scienza di Torino. Il primo, di tipo biologico e sperimentale – che partirà dal 15 aprile 2023 per i soggetti ricoverati – è costituito dalla somministrazione per 2-4 settimane di sedute quotidiane di 40 minuti di stimolazioni magnetiche di un’area specifica del cervello (la corteccia dorsolaterale prefrontale) che è deputata al controllo emotivo.
Nella cura della depressione tale trattamento ha già dato buoni risultati e alcuni studi inglesi dimostrano che potrebbe essere promettente anche come coadiuvante nella cura dell’anoressia nervosa. Il secondo trattamento è di tipo psicologico e introduce nella cura dei disturbi dell’alimentazione uno strumento psicoterapico ben noto ed efficace per la cura dei traumi: il trattamento EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Tale psicoterapia ambulatoriale è stata attivata presso le Molinette da ottobre 2022 e si sviluppa ora a pieno regime.
Tale attività si svolge con professionisti certificati in collaborazione con l’Associazione EMDR Italia (direttrice Isabel Fernandez). Il razionale del trattamento è sostenuto dal fatto che da un lato la pandemia stessa ha avuto un effetto traumatico sulle persone, dall’altro uno studio recentemente svolto sempre presso il Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione dell’AOU città della Salute e della Scienza di Torino e pubblicato sulla prestigiosa rivista European Journal of Psychotraumatology ha evidenziato che la maggioranza dei pazienti ha avuto uno o più eventi traumatici nel corso della vita e che un ragazzo/a su 8 ha – spesso non riconosciuto – un disturbo post traumatico da stress associato al disturbo alimentare.

– foto tratta da programma convegno 15 marzo –

(ITALPRESS).

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