Domani i primi pazienti nelle nuove terapie intensive al San Raffaele
MILANO (ITALPRESS) – A un mese dall’inizio dell’emergenza Covid-19 in Italia, cresce ancora l’impegno del Gruppo San Donato: domani i primi pazienti verranno accolti nella seconda terapia intensiva allestita all’interno di una tensostruttura normalmente utilizzata come campo sportivo dell’Universita’ Vita-Salute San Raffaele.
Seppur situate a poche centinaia di metri dall’Ospedale San Raffaele, le nuove terapie intensive saranno due unita’ operative attrezzate con le piu’ moderne tecnologie disponibili, cosi’ da assistere in totale autonomia i pazienti che si trovano in gravi condizioni a causa dell’infezione da Coronavirus.
Le due terapie intensive sono infatti gia’ complete di Tac, archi radiologici, e della tecnologia ECMO, meglio conosciuta come la macchina cuore polmone. Solo pochi centri ospedalieri italiani sono dotati di questa macchina che supporta le funzioni vitali del paziente mediante la circolazione extracorporea, consentendo di mettere e riposo cuore e polmoni. Una tecnologia quindi fondamentale per quei casi estremi di pazienti con polmonite Covid, le cui condizioni non migliorano neanche attraverso la ventilazione artificiale.
La realizzazione di entrambe le terapie intensive e’ stata resa possibile grazie alla generosita’ di migliaia di donatori che hanno consentito di coprire gli ingenti costi: 4 milioni e settecento mila euro per la prima terapia intensiva con 14 posti letto e 3 milioni di euro per la seconda, con10 posti letto. Partiti dall’inizio dell’emergenza con 4 posti letto, oggi e’ salito a 60 il numero dei posti letto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele.
“Un ringraziamento doveroso va a tutti i nostri donatori, che con la loro generosita’ hanno contribuito a dare una possibilita’ di guarigione in piu’ ai molti pazienti in gravi condizioni, cosi’ come a tutti coloro che lavorando giorno e notte hanno consentito l’apertura delle due terapie intensive in tempi record. In questa battaglia i grandi ospedali lombardi hanno un ruolo chiave nell’assistenza a tutti i pazienti Covid. L’Ospedale San Raffaele e tutto il Gruppo San Donato sono in prima linea fin dall’inizio dell’emergenza, mettendo a disposizione del servizio sanitario regionale la propria competenza medico scientifica e un’organizzazione che ci rende particolarmente reattivi anche nelle grandi emergenze”, afferma Elena Bottinelli, amministratore delegato dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
Ad oggi, negli ospedali del Gruppo San Donato, il numero complessivo di posti letto per pazienti Covid positivi messi a disposizione del servizio sanitario regionale, sono 2026 nei reparti e 170 nelle terapie intensive.
(ITALPRESS).
L'articolo Domani i primi pazienti nelle nuove terapie intensive al San Raffaele proviene da Italpress.