Donna riporta frattura a causa di una buca, il Comune di Palermo risarcirà 40 mila euro
Tempo di Lettura: 2 minutiPALERMO (ITALPRESS) – Il tribunale di Palermo ha condamato il comune a risarcire 40 mila euro a un’anziana donna che, a causa del marciapiede dissestato, è caduta fratturandosi il polso e rimediando un importante ematoma facciale. La vicenda ha inizio nel 2019, esattamente il 15 novembre, durante la scorsa amministrazione comunale, quando una donna di […]
PALERMO (ITALPRESS) – Il tribunale di Palermo ha condamato il comune a risarcire 40 mila euro a un’anziana donna che, a causa del marciapiede dissestato, è caduta fratturandosi il polso e rimediando un importante ematoma facciale. La vicenda ha inizio nel 2019, esattamente il 15 novembre, durante la scorsa amministrazione comunale, quando una donna di 70 anni è inciampata mentre camminava lungo il marciapiede di via Terrasanta, all’altezza del civico 36. Da allora, la signora ha dovuto affrontare un duro percorso medico – diagnostico anche per conseguenti problemi all’occhio destro legati al trauma cranico, e una lunga fisioterapia per la frattura del polso e per costanti dolori al ginocchio destro.
Alla luce dei gravi danni, la settantenne si è quindi rivolta allo studio legale Palmigiano e Associati, che negli anni ha seguito molti casi simili a tutela dei diritti dei cittadini, e con l’assistenza degli avvocati Alessandro Palmigiano ed Elisabetta Violante, è stato chiesto al Comune di Palermo l’integrale risarcimento dei danni. Il Comune non ha però aderito al tentativo di definizione stragiudiziale della vicenda e si è reso necessario iniziare una causa davanti al tribunale di Palermo.
La tesi di Palmigiano e Violante era che il Comune di Palermo, quale ente proprietario della strada aperta al pubblico transito, fosse responsabile dell’incidente e, dunque, dovesse farsi carico dei danni. Tra l’altro, ad avvalorare la tesi della signora, c’era anche un verbale della polizia municipale. Dove la signora era caduta, i vigili dopo un sopralluogo, avevano evidenziato che “proprio all’altezza del civico 36 il marciapiede era dissestato (…). Il tratto del marciapiede interessato risultava sollevato di circa 4 cm per una estensione di almeno 50 cm.
Il Comune di Palermo si è difeso in giudizio, chiamando in causa la Rap, con la quale aveva un contratto per la manutenzione stradale ma il giudice Davide Romeo, della III sezione civile del tribunale di Palermo (sentenza 2721/2024), all’esito della causa di qualche giorno fa, si è pronunciato escludendone la responsabilità.
“Le condizioni delle strade in città sono veramente inaccettabili – spiega Alessandro Palmigiano – pertanto riteniamo che sia importante continuare a tenere i riflettori accessi per stimolare l’amministrazione comunale. Peraltro, forse, se nel passato fossero state stanziate maggiori risorse per la manutenzione delle strade, il Comune non avrebbe dovuto pagare negli anni le ingenti somme che ha corrisposto a titolo di risarcimento danni e molti incidenti si sarebbero potuti evitare”.
(ITALPRESS).