Donne e sport, dalla Fise progetto ‘Fearless Girls’
ROMA (ITALPRESS) – La Federazione Italiana Sport Equestri (FISE), che da sempre mette la figura della donna al centro della propria disciplina sportiva, è scesa in campo con la prima edizione di un progetto di formazione, gratuito, rivolto esclusivamente alle donne, denominato “Fearless Girls” (Donne senza paura). Puntare a posizioni o ruoli apicali e gerarchicamente più elevati nell’ambito degli organi federali con l’obiettivo di dare il giusto risalto che la donna deve rivestire nella società contemporanea, è la mission del progetto. Stamane all’Aula Magna della Scuola dello Sport, è stato il momento di premiare l’impegno, la costanza e la determinazione di queste donne senza paura. Alla Graduation Ceremony 22 partecipanti, suddivise in 4 gruppi, hanno presentato 4 Project Work svolti durante il corso e i cui argomenti sono stati individuati in base alle tematiche affrontate nel percorso formativo e applicate agli Sport Equestri. I focus dei 4 Project work hanno puntato ad evidenziare: la Satisfaction Customers, sviluppare un metodo e modello di autovalutazione a disposizione dei comitati organizzatori e della Fise; l’Attività Sportiva Dilettantistica con finalità sociali; Sport Equestri e Scuola, l’equitazione ed i suoi valori come progetto scolastico e la scuola come luogo di nascita per molti atleti; Prevenzione, Wellness e Stili di vita.
“Dobbiamo fare di più per portare le donne alla guida dello Sport. Abbiamo visto cosa possono fare le donne sul campo da gioco. Abbiamo bisogno del loro intelletto, energia e creatività anche nell’amministrazione e nella gestione dello sport”, il pensiero espresso dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach. Gli sport equestri, per loro natura, rappresentano l’unica disciplina sportiva che nel concreto vede il ruolo uomo-donna senza alcuna differenza di genere. Equal opportunities che nel mondo equestre si traduce in Equal role.
Nasce, con questo intento, il progetto “Fearless Girls” della Fise – il cui obiettivo è quello di affrontare questo deficit, affinchè si possano designare ruoli importanti anche verso un miglioramento della governance nello sport. La Fise ha elaborato delle azioni strategiche, attraverso l’attuazione di corsi di formazione sullo sviluppo della leadership per le donne, promozione della creazione di reti di donne, sostegno alla creazione di comunità di apprendimento delle donne negli Sport Equestri e utilizzo di qualsiasi altro mezzo per garantire la parità di genere. La parità tra donne e uomini è un principio fondamentale sancito dall’Unione Europea. E’ un valore comune e una condizione irrinunciabile per il raggiungimento degli obiettivi di crescita, occupazione e coesione sociale.
“Portare a termine un progetto è sempre una grande soddisfazione – ha detto il presidente federale, Marco Di Paola -. Con la Graduation Ceremony di quest’oggi la Federazione ha compiuto un altro ulteriore passo, favorendo la leadership delle donne nell’ambito degli sport equestri. Il nostro – ha aggiunto il numero uno della Fise – è uno sport a grandissima vocazione femminile. A dimostrarlo sono i numeri dei nostri tesserati che vedono il 70% di amazzoni a fronte del restante 30% dei colleghi cavalieri. Con Fearless Girls la Federazione ha voluto offrire uno strumento a quelle donne – e gli esempi sono tanti, ma non bastano ancora nel nostro settore – pronte a mettersi in gioco per un ruolo non solo dirigenziale, ma anche di vertice nell’organizzazione di eventi. Alle donne degli sport equestri che oggi concludono il loro percorso al termine di questo innovativo progetto, auguro il mio più grande in bocca al lupo, certo di rivederle presto all’opera ai vertici delle organizzazioni sportive”. Questo progetto per la Fise rappresenta un altro importante passaggio: attenzione e rispetto nei confronti delle donne in tutti i campi, compreso quello professionale. “Dobbiamo fare di più per portare le donne a ruoli di vertice nelle federazioni sportive”, ha dichiarato la vice presidente della Fise Grazia Basano Rebagliati.
“Sicuramente la nostra federazione – ha aggiunto – parte da una posizione di equilibrio totale che pone allo stesso livello agonistico uomo e donna. Affrontare questo grave deficit culturale significa non abbassare la guardia e designare, finalmente, le Donne a ruoli importanti, con lo scopo di migliorare la governance nello sport. L’attenzione verso le donne deve, necessariamente, trovare delle risposte decise e puntuali nella quotidianità e nel rispetto della sua dignità, in ogni ambito della società civile”. Un percorso sfidante, secondo quanto asserito da Rossana Ciuffetti, direttore della Scuola dello Sport, che prosegue: “Sono davvero felice che a questo corso di formazione abbiano partecipato donne convinte dell’importanza della formazione e che si vogliono preparare per essere pronte a gestire lo sport del futuro, sia a livello tecnico che dirigenziale. Questo è importante soprattutto per arrivare a quella parità dirigenziale che in vista di Parigi 2024, dove la parità sarà anche a livello di numero partecipanti uomini e donne, dovrà vedere la figura femminile nei giusti ruoli apicali dello sport. Ringrazio la Fise che ha scelto come partner di questo progetto la Scuola dello Sport. Questo corso deve diventare un modello per tutte le federazioni sportive”.
Il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli definisce la Fise “La Best Practice dello sport. Le donne all’interno di un’azienda rappresentano un valore aggiunto. Sport e Salute vuole dare un contributo alla valorizzazione della donna quale driver di crescita nello sport. Per Sport e Salute la formazione e la parità di genere rappresenta un importante obiettivo. Nel mio percorso professionale ho sempre apprezzato moltissimo lavorare affiancato dalle donne. Quindi sono davvero contento che questo corso di formazione rappresenti per molte giovani donne un salto di qualità per competenza e professionalità all’interno del mondo sportivo”. Alla Graduation Ceremony oltre alle 22 partecipanti hanno presenziato: Grazia Basano Rebagliati, vice presidente della Fise; Paolo Pizzo, rappresentante atleti Giunta Nazionale Coni; Simone Perillo, segretario generale Fise e Barbara Ardu, responsabile Dipartimento Formazione e Progetti Speciali Fise.
(ITALPRESS).