Droni che passione, in Africa il Malawi scommette sui giovani

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Con Unicef aperto 'Adda', applicazioni in economia e ambiente Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA- In Africa i droni piacciono e le sue applicazioni in campo civile si stanno moltiplicando, attirando soprattutto l’interesse dei giovani, che si tratti di neoimprenditori, universitari o ricercatori. Le nuove generazioni intravedono in questo settore opportunita’ interessanti per il proprio futuro, e questo a sua volta richiama l’interesse dei grandi investitori. E’ quello che sta accadendo in Malawi, un Paese pioniere nello sviluppo di questi piccoli oggetti volanti: la African Drone and Data Academy (Adda) e’ il primo centro di formazione interamente dedicato alla messa a punto dei droni ed e’ stato inaugurato a inizio anno grazie ai fondi della Virginia Tech in collaborazione con la Malawi University of Science and Technology (Must), con l’obbiettivo di formare ingegneri esperti. L’istituto e’ inoltre sponsorizzato dall’Unicef, che sui droni ha iniziato a scommettere cinque anni fa: nel 2016 infatti il Fondo Onu ha iniziato ad usarli per trasportare test per l’Hiv. Un programma di successo, che ha spinto l’organizzazione a lanciare nel 2017 un secondo progetto pilota: la creazione di un corridoio aereo per trasportare aiuti umanitari, in collaborazione con le autorita’ locali e i privati. Da allora le applicazioni non militari dei droni si sono moltiplicate: dal trasporto di prodotti di base e forniture nelle aree piu’ remote al monitoraggio di parchi e aree protette per il contrasto al bracconaggio. Questi apparecchi possono inoltre essere usati per compiere studi, rilevazioni e mappature di intere aree geografiche. Proprio in questo settore lavora Tadala Makuluni, una funzionaria forestale di 27 anni, che in un post sulla pagina Facebook dell’African Drone and Data Academy ha raccontato: “Prima di entrare all’Adda, mi sono laureato alla Lilongwe University of Agriculture and Natural Resources (Luanar) e ora lavoro per il ministero delle Foreste. Sono entrata in Adda- ha continuato la studiosa- per imparare come i droni possono essere impiegati nella gestione di aree forestali e in agricoltura”. Ambiti che, sottolinea Makuluni, “sono fondamentali per l’economia del Malawi, ma al contempo sono stati gravemente colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici”.

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