Ecco com’è il nuovo Cru di Syrah di Alessandro di Camporeale “M N R L ” Vigna di Mandranova 2016

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di Luigi Salvo
L’azienda Alessandro di Camporeale festeggia la ventesima vendemmia in bottiglia, e lo fa con la presentazione in cantina della sua ultima creatura, l’ MNRL (Monreale) Vigna di Mandranova 2016 una splendida espressione di Syrah che deriva da un unico vigneto e che in futuro nascerà solo nelle migliori annate.

Ci troviamo nel comprensorio agricolo di Camporeale (Pa), nelle colline che sovrastano la pianura di Mandranova, l’azienda con la sua ideale dimensione familiare, i fratelli Antonino, Rosolino e Natale oggi affiancati dai figli Anna, Benedetto e Benedetto, con la politica dei piccoli passi si è affermata non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche per essere elemento trainante per l’intero territorio.

Bendetto, Anna e Benedetto Alessandro con le bottiglie del nuovo Cru

Frutto di un’attenta cura in vigna e di scelte di cantina che accompagnino le uve ad esprimersi al meglio, oggi sia i vini base sia e i Cru mostrano grande personalità ed i risultati soddisfano sia i critici che i consumatori.
Il nome di questo nuovo Cru MNRL da uve Syrah è un acronimo che rimanda proprio al territorio di appartenenza Monreale, ma potrà rivendicarne la Doc in etichetta solo a partire dall’annata 2019. Per la Doc Monreale è in corso un importante progetto di rivalutazione, tra i produttori prende forza l’idea di ridurre le varietà ammesse a quattro: due per bianchi Catarratto e Inzolia, e due per rossi Perricone e Syrah.

MNRL Vigna di Mandranova 2016 Syrah nasce da una piccola particella, un vigneto di quasi un ettaro che guarda a nord-est, l’altitudine è 350 metri sul livello del mare, il microclima ed il terreno ricco di argilla sono ideali per le uve principi di questo comprensorio, è affinato 14 mesi in tonneaux.

L’assaggio: nel bicchiere un colore rubino vivido, naso fresco di grandissima piacevolezza, mix intrigante di frutta rossa e nera, macchia mediterranea, rabarbaro, noce moscata, liquirizia, tabacco biondo e leggere percezioni affumicate. Il sorso è pienissimo, di grande equilibrio tra potenza ed eleganza, dal tannino nobile, e dalla lunga scia fresco-sapida.
Da godere subito e da fare sfidare il tempo, almeno 25 anni.

La presentazione del nuovo vino è stata anche occasione di una interessante verticale in quattro annate del Kaid Syrah

Kaid 2001
Assaggiare un rosso siciliano a diciotto anni dalla vendemmia è sempre intrigante, trovarlo cosi bello da bere è sorprendente. Colore granato pimpante, naso poliedrico, un mix tra il frutto ancora godibile, spezie orientali, funghi porcini, humus, cioccolato e tabacco, sorso di rara freschezza e lunghezza gustativa.

Kaid 2007
Annata storica di questo vino, simbolo del syrah siciliano, naso e bocca di frutto scuro, pepe nero, cannella, agrumi e liquirizia, bocca tra calore, freschezza e volumi importanti.

Kaid 2014
Bello da bere, di gran fascino, fiori e frutta fresca, amarena e mora di rovo, pepe nero, balsamo, tabacco, agrumi e percezioni mentolate. All’assaggio è pieno e lungo

Kaid 2016
Giovanissimo mostra tutta la sua stoffa, naso con mirtilli, mora ed amarena, liquirizia e tabacco biondo, bocca tesa e vellutata.

Giornalevinocibo

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