Ecco i calzini intelligenti che aiutano milioni di persone autistiche o con demenza
Il dottor Zeke Steer ha voluto creare questo strumento dopo aver visto la sua bisnonna soffrire di demenza.
Per questo motivo, infatti, ha deciso di iniziare a indagare su come le tecnologie indossabili e l’intelligenza artificiale possono aiutare con i sintomi della demenza.
I calzini, che tengono traccia della frequenza cardiaca, dei livelli di sudore e del movimento, consentono agli assistenti sanitari di intervenire prima che i sintomi peggiorano.
Secondo l’Alzheimer’s Society, che sta aiutando a finanziare lo sviluppo di questa tecnologia, entro il 2040 vi saranno più di 1,6 milioni di persone affette da questa patologia.
(Leggi anche: Nel il 2050 la demenza colpirà il triplo della popolazione, studio lancia l’allarme)
Lo studio
Il dottor Steer ha lavorato presso il Bristol Robotics Laboratory per trovare una soluzione, e riuscire a sviluppare un’app per telefoni cellulari. E riguardo la sua ricerca ha affermato:
Il piede è in realtà un ottimo posto per raccogliere dati sullo stress, e le calze sono un capo di abbigliamento familiare che le persone indossano ogni giorno.
I calzini intelligenti hanno l’aspetto di normali calzini, non hanno bisogno di essere cambiati e sono lavabili normalmente in lavatrice.
Forniscono un flusso costante di dati agli operatori sanitari, i quali possono accedere facilmente alle metriche dei loro pazienti attraverso un’app.
Questa tecnologia assistita riesce a prevedere l’agitazione imminente, e ad avvisare il personale a intervenire prima che possa degenerare in comportamenti angosciati e pericolosi.
Il dottor Steer ha lanciato la sua attività, Milbotix, nel febbraio 2020, che sta attualmente testando i calzini con persone affette da demenza in stadio medio-tardivo, e sta sviluppando la tecnologia prima che venga messa in vendita.
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Fonte: University of Bristol
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