Elephant Rock: l’incredibile roccia a forma di elefante

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La natura riesce a fare delle vere e proprie magie: spettacoli incredibili che sono la ragione che ci spinge a fare la valigia e partire alla volta di tutte queste meraviglie che possiamo scoprire intorno al mondo.

Viaggiare significa fare il pieno di bellezza, approfondire la cultura dei luoghi e conoscere posti in cui la natura ha lasciato il segno, oppure lo ha fatto la mano dell’uomo.

Oggi viaggiamo verso l’Islanda, terra ricca di bellezze, dove ogni angolo restituisce allo sguardo panorami spettacolari e indimenticabili. È qui, al largo della costa, nell’arcipelago delle isole Westman che si trova una roccia favolosa, dalla forma incredibile e che è stata realizzata dalla natura. Si chiama Elephant Rock ed è sull’isola di Heimaey: basta guardarla per capire il perché le è stato dato questo nome, la sua forma – infatti – ricorda quella della testa di un elefante.

Un luogo sospeso, tra sogno e realtà, proprio come tutta questa area, dove si trovano meraviglie che sono veri e propri gioelli che spingono a fare le valigie e a partire.

Elephant Rock, la roccia incredibile in Islanda

È un luogo ricco di bellezze, compresa una straordinaria roccia a forma di elefante: siamo al largo della costa sud-ovest dell’Islanda, una terra ricca di tante meraviglie e di luoghi da scoprire unici al mondo nel nord dell’Europa. Tutti aspetti che la rendono la meta di viaggio perfetta per chi è alla ricerca di natura selvaggia, cieli indimenticabili e una cultura affascinante e le cui radici vanno ricercate nella notte dei tempi.

Siamo sull’isola di Heimaey, nell’arcipelago delle isole Westman, dove si trovano non poche meraviglie. Ed è proprio sulla costa di questa piccola isola abitata che si trova Elephant Rock, una roccia spettacolare, la cui forma ricorda in maniera molto evidente un elefante.

A crearla non è stata la mano dell’uomo, ma l’attività vulcanica: infatti è composta da roccia basaltica e la si può ammirare nell’area nord-occidentale dell’isola. Quando la si guarda si può notare la proboscide, si scorgono gli occhi e si intuiscono le orecchie.

È stata l’erosione naturale, insieme agli agenti atmosferici, a darle vita e rendendola un luogo incredibile, di quelli che restano per sempre tra le cartoline più belle di una vacanza indimenticabile.

Elephant Rock il paesaggio circostante

Fonte: iStock

Elephant Rock, il meraviglioso paesaggio circostante

Elephant Rock tra storia e leggende

Tutto l’arcipelago è composto da isole e scogli nati grazie alle eruzioni vulcaniche, per questo il suo aspetto è tanto affascinante: così pare proprio che sia nata Elephant Rock, dal lavoro del vulcano Eldfell che con la sua lava – poi solidificatasi a contatto con la fredda acqua dell’Oceano Atlantico – avrebbe dato vita a questa roccia sorprendente.

A fare il resto sono stati acqua e vento, che hanno lavorato nel corso dei secoli come uno sculture realizzando qualcosa di davvero incredibile. E di tempo per farlo ne hanno avuto in abbondanza: basti sapere che pare che si stima che questa roccia abbia circa 15mila anni.

Ma se questa è la spiegazione scientifica, ovviamente, non mancano le leggende: tradizioni tramandate di bocca in bocca, affascinanti e straordinarie di cui l’Islanda è terra ricca.

Si racconta, ad esempio, che quella che oggi è una roccia maestosa un tempo fosse un vero elefante, che è stato pietrificato dopo una punizione degli dei, in alternativa potrebbe essere così per via di un incanto. Il grande animale, giunto vicino all’acqua per riposare, si sarebbe addormentato per sempre trasformandosi in roccia. C’è, poi, una leggenda che sottolinea che a realizzarla sia stata mano umana. O, ancora, che possa ricordare Cthulhu, la celebre creatura nata dalla penna di HP Lovecraft, scrittore tra i più importanti del genere horror.

Miti e leggende che rendono – se possibile – ancora più affascinante visitare Elephant Rock e la sua isola.

Cosa vedere sull’isola di Heimaey oltre a Elephant Rock

Ci sono tantissime cose da vedere e da scoprire sull’sola di di Heimaey. Elephant Rock, ad esempio, si può raggiungere a piedi ma anche grazie a tour marini: escursioni che permettono di ammirare le balene, ma anche le orche, oltre a pulcinelle di mare. Un dato interessante in merito: in estate ammonta a otto milioni la popolazione di questi uccelli.

Sull’isola, che si sviluppa su poco più di 13 chilometri quadrati e conta circa 4mila abitanti, vi è Eldheimar: una casa che è stata sepolta dall’eruzione del 1973 che permette di conoscere in maniera approfondita la storia di quell’evento.

Da qui, poi, si può scorgere un altro posto incredibile: si tratta dell’isola di Surtsey, iscritta nei Patrimoni dell’Umanità Unesco e luogo che nessuno – se non pochissime persone – può raggiungere. Ci si deve limitare, infatti, alla vista di questa isola solamente da lontano perché la sua nascita molto recente (ha iniziato a formarsi nel 1963 in seguito all’attività vulcanica) la rende il luogo perfetto per comprendere tantissime informazioni sulla vita di vegetali e animali.

Come si raggiunge

Ma come si arriva sull’isola di Heimaey dove si può ammirare la bellissima Elephant Rock? Si può raggiungere con l’aereo, infatti vi è l’aeroporto di Vestmannaeyjar, a due piste. In alternativa con il traghetto che parte da Landeyjahöfn, comodissimo poiché il collegamento è davvero breve: per raggiungere l’isola si devono percorrere solamente 12 chilometri, in circa 30 minuti.

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