ROMA (ITALPRESS) – La richiesta di commissariamento e, inoltre, di “fare luce quanto prima sulle gravi irregolarità emerse nella gestione federale”. E’ quanto chiedono Clara Campese e Duccio Bartalucci, candidati alla presidenza della Fise (Federazione italiana Sport Equestri), nel comunicato stampa diramato in seguito alla conferenza stampa che si è svolta oggi a Roma. Campese e Bartalucci chiedono “elezioni libere e trasparenti”, sostenendo che “il voto elettronico viene ancora oggi impedito, nonostante l’articolo 6 dello statuto del Coni lo preveda, a discapito di un’ampia rappresentanza e partecipazione democratica alla vita della Federazione”. In una dichiarazione all’agenzia Italpress, il presidente della Fise, Marco Di Paola, spiega di aver letto “abbastanza sbalordito il comunicato diffuso dai signori Bartalucci e Campese, a dire la verità molto distante dai contenuti della conferenza stampa odierna, che – tra l’altro – risulta visibile sui loro social. Durante l’incontro – sottolinea il numero 1 della Federazione -, non sono state denunciate ‘gravi irregolarità nella gestione del bilanciò o ‘una mala gestione complessivà ma, come precisato anche dal loro consulente Giuseppe Pozzato e ribadito dal presidente dei revisori dei conti federale, anche lui presente alla conferenza stampa, il bilancio 2023 chiude in utile ed è tecnicamente corretto”.
Detto questo, Di Paola è perfettamente consapevole che “sono state contestate scelte di opportunità sugli investimenti effettuati, in particolare con riferimento alla società partecipata al 100% della Federazione, che ha gestito l’organizzazione (e portato a termine con successo a detta del mondo degli sport equestri internazionali) dei campionati del mondo del 2022. I signori Bartalucci e Campese hanno ribadito che chiederanno, ma non risulta ancora richiesto, un incontro con il presidente del Coni per perorare e chiarire la loro posizione e chiedere il commissariamento della Federazione. Quindi la conferenza stampa ha solo confermato, ove necessario, che la Federazione è sana e con i conti in ordine. Il resto sono critiche a scelte di opportunità che non commento, poichè è evidente che ognuno effettua le proprie scelte. Sulle elezioni on line, abbiamo convocato le elezioni in presenza a Roma già prima dell’approvazione del regolamento che le ha consentite in modalità a distanza in alternativa a quelle in presenza, come del resto hanno fatto la Federnuoto o la Fidal. Comunque non avremmo utilizzato il sistema di assemblea on line poichè non esiste un sistema informatico testato che possa garantirci il buon esisto delle stesse”.
“Noi – prosegue Di Paola – siamo una grande Federazione, la settima su 48 per numero di tesserati, e non intendiamo fare esperimenti. Inoltre in questo momento cambiare modalità sarebbe irrispettoso verso chi ha già comprato il biglietto oppure organizzato il viaggio. Sorvolo sulla richiesta di commissariamento, poichè lo stesso Coni ha già inviato una risposta ufficiale ai due candidati, di cui hanno fatto cenno durante la conferenza stampa”.
Campese e Bartalucci hanno annunciato, inoltre “il loro accordo in vista delle prossime elezioni, che prevede la collaborazione nel definire la squadra in caso di vittoria e scegliere le persone più opportune per portare il cambiamento che entrambi auspicano. Nel dettaglio, hanno scelto di condividere alcune nomine nella squadra che guiderà la Federazione. Tre dei dieci consiglieri, infatti, sono già stati scelti: Filippo Moyersoen per i ‘tecnicì, Claudio Minardi per i ‘cavalierì e Alessia Marioni per i ‘Cavalieri proprietarì. Sui restanti sette consiglieri, quattro nomi saranno scelti dal presidente eletto e altri tre dall’altro candidato, per dar corso ad un governo di coalizione”.
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