Enpam entra nella compagine azionaria di Banca del Fucino
Tempo di Lettura: < 1 minutoROMA (ITALPRESS) – Banca del Fucino rende noto l’ingresso della Fondazione ENPAM, l’Ente di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri e più grande cassa privata italiana, nella compagine azionaria del Gruppo bancario con una quota di rilievo.Più in particolare la Fondazione ENPAM ha sottoscritto una quota di partecipazione pari all’8,17%, per un controvalore […]
ROMA (ITALPRESS) – Banca del Fucino rende noto l’ingresso della Fondazione ENPAM, l’Ente di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri e più grande cassa privata italiana, nella compagine azionaria del Gruppo bancario con una quota di rilievo.
Più in particolare la Fondazione ENPAM ha sottoscritto una quota di partecipazione pari all’8,17%, per un controvalore di 23,8 milioni di euro, nell’ambito dell’aumento di capitaledeliberato dal Consiglio di Amministrazione di Banca del Fucino in data odierna.
La Fondazione ENPAM conta su un patrimonio complessivo di circa 26 miliardi di euro e annovera tra i propri iscritti 365 mila medici e dentisti in attività e circa 160 mila pensionati.
“Questo ingresso rappresenta un’ulteriore conferma della validità del percorso di rafforzamento e di crescita perseguito dalla Banca del Fucino negli ultimi anni, che ha consentito all’istituto – che proprio quest’anno ha celebrato il centesimo anniversario dalla fondazione – di diventare un punto di riferimento essenziale nel panorama finanziario romano e più in generale nelle zone di tradizionale radicamento, a partire da Lazio e Abruzzo”, si legge in una nota.
“Con l’aumento di capitale odierno la Banca del Fucino incrementa in misura significativa la propria dotazione di capitale, superando gli stessi obiettivi di rafforzamento patrimoniale per il 2023 previsti per l’attuazione delle nuove linee strategiche e approvati dalla Banca d’Italia nell’aprile scorso. Si tratta di risorse che saranno poste a servizio dell’ulteriore crescita della Banca e del Gruppo”, prosegue la nota.
– Foto ufficio stampa Banca del Fucino –
(ITALPRESS).