Esondazione Tanagro nel Salernitano, Pellegrino (Iv): “Serve Piano di rimozione delle criticità”
NAPOLI – “Così non si può andare avanti. Con la massima urgenza, si proceda alla pulizia del letto del fiume Tanagro e alla messa in sicurezza degli argini gravemente danneggiati, per evitare nuovi disastri a danno delle Comunità locali. È necessario, inoltre, approvare una modifica legislativa che faccia rientrare anche il Tanagro nelle attività di manutenzione del Consorzio di bonifica, finanziando un Piano di rimozione delle diffuse criticità di natura idraulica e di messa in sicurezza del fiume. Purtroppo è bastato un giorno di pioggia abbondante per creare disagi, danni e pericolo per gli abitanti delle aree attraversate dal fiume.
Sono vicino alle famiglie interessate dagli allagamenti di questi giorni e la mia gratitudine va ai nuclei di Protezione civile e ai Vigili del Fuoco che si sono adoperati a prestare soccorso alle popolazioni colpite”.
Queste le proposte di Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva al Consiglio regionale della Campania che evidenzia la constatabile condizione di abbandono del fiume aggravata “da un’irrazionale e incomprensibile burocrazia che non consente la corretta pulizia dei corsi d’acqua”. Da sindaco del Comune di Sassano Pellegrino ha chiesto e ottenuto, in sede di Conferenza dei servizi alla prefettura di Salerno, la pulizia della vasca di sedimentazione del fiume nel tratto di pertinenza del comune da lui amministrato che ha consentito di ridurre i rischi per diversi anni. Parimenti, Pellegrino ha espresso il proprio dissenso “per azioni e iniziative che in nessun modo servivano a rendere più sicuro il nostro territorio, e purtroppo, con mio profondo dispiacere, i fatti recenti mi hanno dato ragione”.
PELLEGRINO: “LA BUROCRAZIA SU TEMI AMBIENTALI NON TUTELA NÈ VALORIZZA I TERRITORI”
“Non finirò mai di ribadire – conclude il capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale – che la burocrazia sui temi ambientali non determina tutela e valorizzazione, ma abbandono e degrado. I doppi, tripli, quadrupli, infiniti pareri, oltre a creare immobilismo e inerzia, provocano un continuo, costante e avvilente scaricabarile. Da anni vengono annunciati interventi straordinari, mai realizzati. Da anni assistiamo a proclami di attenzione e impegno per il fiume Tanagro, mai concretizzati. Da anni apprendiamo di sopralluoghi effettuati da tecnici di vari Enti, senza che si realizzi nulla di concreto e risolutivo. È giunto il momento di voltare pagina”.
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