Essere mamma vuol dire saper attendere
Da quando sono diventata una mamma , mi sono resa conto che la maternità comporta saper attendere.
Io non sono una persona molto paziente per natura, ma la maternità mi ha certamente insegnato la pazienza e la fiducia che con il tempo le cose possano migliorare.
Perchè essere mamma vuol dire saper attendere?
Come se nove mesi di gravidanza non siano stati un tempo sufficiente di attesa, le mamme si ritrovano a dover affrontare una nuova serie di attese quando il bambino viene al mondo, alcune davvero molto frustranti e difficile.
Alla mamma ancora in gravidanza chiediamo di custodire questo momento, passerà più veloce di quanto pensiate. So che siete felici e allo stesso tempo che siete preoccupate. So che vi state chiedendo se sarete in grado di essere una brava mamma. Si lo sarete. Sei forte, Mamma. E prima che tu te ne accorga, il tuo piccolo sarà tra le tue braccia e ti mancheranno quel pancione e i suoi calcetti.
Alla mamma che sta affrontando una gravidanza a rischio. Non perdete mai la speranza. Lottate insieme al vostro bambino. Sperate e attendete. Conosco la sensazione di impotenza che vi assale quando il destino decide per voi ma fintanto esista una possibilità lottate e aspettate.
Alla mamma il cui bambino è in terapia intensiva: io ci sono stata. Ho ancora gli incubi nel ricordare la mia bambina collegata ad un monitor e e all’ossigeno. Ogni minuto, ora, giorno emergono nuove preoccupazioni. So quanta forza ci vuole e come le attese diventino estenuanti. Quello che posso fare è accompagnarvi con il pensiero in quell’attesa e augurarvi che la speranza non vi abbandoni mai.
Alla mamma che è attesa per il prossimo traguardo: So che ti chiederei se “è tutto normale?” E “Perché gli altri bambini prima del mio?” Io sono come te. Mi sono chiesta: “Ha sei mesi perchè non sta ancora seduto?” e “dove è il suo primo dente?” Non farti prendere dall’ansia, ogni bambino ha i suoi tempi, arriverà tutto anche per tuo figlio, basta saper aspettare.
Alla mamma che attende il ritorno a casa del proprio figlio: se vostro figlio, ormai grande, è all’estero o lontano da casa, lasciategli il suo tempo, i suoi spazi e vivete al meglio possibile l’attesa del suo ritorno a casa.
Alla mamma che è in attesa di un momento di pace e tranquillità: le giornate sono lunghe i bambini stanno urlando e c’è ancora del lavoro da fare. Sei esaurita. Sei scarica. Vi prometto che, però, un giorno questo finirà. Un giorno saranno più autosufficienti. Non sarà necessario farli addormentare. Non dovrai più convincerli a mangiare. Fai un respiro profondo e attendi, attendi con pazienza.
La maternità è difficile. Le giornate sono lunghe e le notti possono essere ancora più lunghe. Ci sono pianti inconsolabili, lo spannolinamento, le visite mediche, i primi appuntamenti, la patente, i risultati dei test scolastici, le cose felici, le cose tristi.
La maternità non è per i deboli , la maternità richiede la forza necessaria di saper attendere nel miglior modo possibile.