Falso olio extravergine di oliva, nuovo maxi-sequestro: era olio lampante non commestibile
Era segnalato come olio extravergine di oliva ma di “extravergine” aveva ben poco. Lo hanno scoperto, grazie a un’analisi effettuata dal laboratorio chimico territoriale, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, sequestrandone due tonnellate.
È successo al porto di Palermo dove il commerciante si è visto sottrarre l’intero carico ed è stato poi denunciato.
L’olio, dalle analisi, è risultato lampante a causa dei difetti qualitativi e dell’acidità superiore al 2% anziché dello 0,8%. Era quindi non commestibile, come riporta il comunicato stampa dell’Agenzia:
“La merce era in realtà costituita da olio di oliva lampante non commestibile, semmai da destinare in raffineria per purificarlo e renderlo edibile sotto un’altra categoria commerciale.”
Coldiretti Sicilia ha così commentato la truffa in un post pubblicato su Facebook:
“Il miele e l’olio d’oliva sono due prodotti che connotano la nostra Isola e spacciare per siciliano ciò che non è rappresenta un danno all’economia e ai produttori.”
COLDIRETTI SICILIA – BENE CONTROLLI SU PRODOTTI AGRICOLI L’esito dei controlli sui prodotti agricoli dimostra quanto…
Pubblicato da Coldiretti Sicilia su Martedì 15 ottobre 2019
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Laura De Rosa
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