Farmaci ampiamente prescritti per ulcera e reflusso potrebbero raddoppiare il rischio di cancro allo stomaco
Un tipo di farmaco molto diffuso e comunemente utilizzato per il trattamento dell’ulcera e del reflusso esporrebbe i pazienti ad un maggiore rischio di cancro gastrico
Prevenire è meglio che curare, e questo studio sulla cura del cancro lo dimostra ancora una volta. Infatti, benché la scienza medica abbia fatto passi da gigante in questi anni e abbia permesso a moltissimi malati di cancro di guarire dalla malattia e avere un’aspettativa di vita più lunga, l’arma più efficace per combattere le forme tumorali resta quella della prevenzione.
Un nuovo studio condotto nel Regno Unito ha dimostrato che i farmaci inibitori della pompa protonica, comunemente utilizzati per il trattamento dell’ulcera e del reflusso acido sarebbero connesso ad un rischio maggiore di sviluppare una forma di cancro allo stomaco: tale rischio aumenterebbe in modo esponenziale, in linea con la durata del trattamento farmacologico, fino al raddoppio.
Lo studio ha seguito un campione di oltre 63.000 pazienti per un periodo di tre anni, fra il 2012 e il 2015: durante questo periodo, 3.271 pazienti hanno assunto inibitori della pompa protonica, mentre 21.729 hanno assunto farmaci H2 bloccanti. Alla fine del periodo di controllo, a 153 persone è stato diagnosticato una forma di tumore allo stomaco: coloro che hanno assunto gli inibitori, hanno manifestato un rischio doppio di sviluppare la malattia rispetto ai pazienti che hanno assunto farmaci H2 bloccanti.
(Leggi anche: Il consumo di carne rossa aumenta l’insorgenza di tumori al colon-retto, diabete di tipo 2 e coronopatia)
Quello di cui vi abbiamo parlato non è il primo studio che ha indagato una possibile correlazione fra l’uso degli inibitori della pompa protonica (IPP) e l’insorgenza di cancro allo stomaco: una ricerca condotta nel 2019 ha dimostrato che, grazie alla loro potente azione di soppressione degli acidi gastrici, gli IPP inducono cambiamenti all’interno dell’ambiente gastrico – come ipergastrinemia e iperplasia delle cellule enterocromaffini. Tali cambiamenti aumenterebbero il rischio di sviluppare il cancro.
Il tumore allo stomaco è il quinto tumore più diffuso e la terza causa di mortalità per cancro al mondo. Definito un “cancro a crescita rapida”, raramente produce sintomi evidenti nelle sue prime fasi, ed al momento è difficile o impossibile da curare in maniera efficace; inoltre, l’aspettativa di vita per i malati è molto più breve rispetto alle altre forme tumorali.
Ecco perché la prevenzione e la ricerca per la diagnosi precoce sono importantissime e rappresentano l’unica arma al momento valida per salvare la vita di molte persone. Oltre all’assunzione di farmaci inibitori di pompa protonica, diversi sono i fattori che aumentano il rischio di sviluppare questa malattia – fra questi il consumo eccessivo di alcol o tabacco e una dieta ricca di cibi processati e dall’alto contenuto di sale.
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Fonte: Therapeutic Advances in Gastroenterology
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