Fase 2, il Veneto ridimensiona l’obbligo di mascherina e apre alle grigliate

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Dal 1 giugno via l'obbligo di mascherina: resta solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e all'aperto in caso di assembramenti Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

VENEZIA – Si ridimensiona l’obbligo di mascherina in Veneto: da lunedi’ non la si dovra’ piu’ usare dappertutto, ma nei lugohi chiusi, come i negozi, e in caso di assembramento.

“Se si va alla sagra o al mercato la si deve avere”, esemplifica Luca Zaia, presidente del Veneto nell’illustrare oggi alla stampa la nuova ordinanza che introduce la novita’. “Non c’e’ piu’ l’obbligo di mascherina dall’1 giugno” che resta solo “nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come ad esempio il classico negozio”, e all’esterno “dove non si possono garantire le condizioni di distanza di sicurezza”, elenca Zaia.

Sono esentati i bimbi con meno di sei anni, e i disabili per i quali indossare la mascherina diventa un problema. Insomma, finora la mascherina ci voleva sempre, “da lunedi’ la porti dappertutto e la indossi in un locale chiuso o la tieni pronta in caso di assembramenti, come se uno deve fare una coda in Posta o al supermercato. Se vai a camminare la porti e se incontri qualcuno devi averla pronta”, spiega Zaia.

Nel caso degli spostamenti in auto, se per lavoro valgono le regole specifiche, se invece e’ per viaggi personali allora si deve stare a distanza di un metro oppure si usa la mascherina e ci si siede dove si vuole; per i conviventi non c’e’ obbligo di mascherina. Basta “un solo estraneo e tutti devono portarla”, specifica Zaia.

Inoltre, l’ordinanza vieta gli assembramenti su area pubblica, tranne per i conviventi, ma di fatto ora “in area privata si puo’ organizzare una grigliata” e se a riunirsi non sono esclusivamente dei ‘congiunti’, Zaia raccomanda “un minimo di cura”. Insomma, non e’ che si fa “una festa con mezzo paese perche’ e’ finito il lockdown. Il principio e’ quello del ristoranti”.

Un appunto anche sul tema dei guanti: per Zaia non e’ indispensabile imporli nei negozi dove c’e’ gia’ il tema delle sanificazioni e dove i clienti che magari provano un abito dovrebbero usarli. Per il presidente del Veneto c’e’ effettivamente chi dice che i guanti dovrebbero essere obbligatori “ma poi i guanti non si trovano e poi se magari si trovano abbiamo visto che qualcuno non se li cambia mai” e li usa a lungo per intere giornate. E quindi allora meglio raccomandare e richiamare la questione della iginizzazione delle mani.

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