“Fase due” in Sicilia, l’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, spiega il piano sanitario

Condividi
Tempo di Lettura: < 1 minuto

L’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, attraverso un video comunicato, dà delle delucidazioni in merito a come la Regione Siciliana intende affrontare la “Fase due” sul fronte pubblica sanità.

“Abbiamo, innanzitutto, un dovere, – afferma Razza – non pensare che l’emergenza sia conclusa. Quindi sarebbe un grave errore modificare la programmazione ospedaliera.” Con la graduale riapertura delle attività, infatti, aumenteranno i contatti fra le persone e le possibilità di contagio che potrebbero avere un incremento. Pertanto, non si può pensare ad una fase due che non coinvolga, insieme alle attività produttive, anche la sanità, gli ospedali, i servizi territoriali sanitari e i controlli con gli strumenti di tecnologia digitale.

“Noi stiamo lavorando –  continua l’assessore regionale – ad un piano che potremmo definire post emergenziale. In realtà è quel piano che ci deve far comprendere che bisognerà ancora convivere con il virus che non ci può, tuttavia, impedire di vivere. Dobbiamo adeguarci all’idea che ancora per molti mesi circolerà un virus in tutta Italia, e in tutto il mondo, per il quale non esiste ancora un vaccino, né una terapia farmacologica certa. Allora strutturiamoci, immaginiamo luoghi di degenza decentrati, centri di rianimazione polmonare, rafforziamo il monitoraggio attraverso le Usca. Tutto questo lo misureremo dal 4 al 18 maggio. […] Allentiamo, dunque, riapriamo gradualmente ma in sicurezza. Questi sono i 14 giorni più importanti perché capiremo se esiste un rischio di contagio significativo. Le attività produttive potranno essere tanto più sicure quanto più organizzato sarà il sistema sanitario sul nostro territorio. Perora abbiamo il dovere di continuare con il piano che è stato elaborato.” – conclude Ruggero Razza.

Rita Patanè

Loading