Fave: tutti i consigli per pulirle e conservarle al meglio

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Invise agli antichi, che non le consumavano per paura che fossero velenose, amate dai romani di oggi che le consumano insieme ad un profumato spicchio di pecorino, le fave sono un legume dai mille benefici per la nostra salute.

Come tutti i legumi, rappresentano innanzitutto una fonte di proteine e ferro, essenziale per il trasporto dell’ossigeno del sangue e per la formazione dei globuli rossi. Inoltre, contengono molte vitamine importante – come quella B1, necessaria per il corretto funzionamento del sistema nervoso.

Il loro grande apporto in termini di fibre vegetali può aiutare anche nel processo di dimagrimento, nell’abbassamento del colesterolo e dei livelli di insulina nel sangue. Infine, le fave contribuiscono a prevenire problemi cardiaci quali infarto e ictus.

La stagione delle fave, brevissima purtroppo, è proprio quella che stiamo vivendo ora – ovvero compresa fra i mesi di maggio e giugno. Consumare questi legumi adesso che sono freschi può essere un ottimo modo per godere di tutti i loro benefici per la salute.

Al mercato troviamo le fave ancora chiuse nei loro baccelli, non diversamente dai piselli o dai fagioli. Ma come pulirle correttamente per mantenere inalterate le loro proprietà e per conservarle anche per lunghi periodi, ben oltre la loro stagione?

(Leggi anche: Fave, piselli e ciliegie: cosa mettiamo nel carrello della spesa a Maggio)

Sbucciare e pulire le fave è un’attività che possiamo anche svolgere insieme, coinvolgendo magari i nostri figli o i nostri nipoti. Dopo aver aperto il baccello con le dita, partendo dalla venatura centrale, stacchiamo uno ad uno tutti i frutti.

Ora asportiamo il piccolo occhiello (di colore più chiaro) che teneva il frutto attaccato al baccello: questo ci permetterà di sbucciare la fava eliminando la buccia. Se ci troviamo davanti delle fave molto piccole, non è necessario questo passaggio.

Una volta sgranate in questo modo, le fave fresche si conservano al massimo per due o tre giorni in frigorifero, all’interno di un contenitore chiuso ermeticamente.

Possiamo consumarle crude come spuntino (in alternativa alla frutta fresca o secca a metà mattina), come contorno o usarle per arricchire le insalatone di questo periodo.

Inoltre, possiamo anche congelare le fave, in modo da conservarle per periodi di tempo più lunghi: dopo averle sbollentate per qualche minuto, lasciamole raffreddare e conserviamole in contenitori ermetici o barattoli di vetro adatti al freezer, apponendo su di essi un’etichetta indicante la data del congelamento.

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