Federvini chiede chiarezza su bevande alcoliche senza demonizzarle
Tempo di Lettura: < 1 minutoROMA (ITALPRESS) – “E’ necessaria chiarezza e grande precisione. Non accettiamo informazioni superficiali, ambigue e basate su dati non sorretti da metodologie accettate da tutta la comunità scientifica. Il tema degli effetti dell’abuso di alcol è un argomento estremamente serio, che non può essere lasciato ad estemporanee dichiarazioni stampa di chi si improvvisa esperto del […]
ROMA (ITALPRESS) – “E’ necessaria chiarezza e grande precisione. Non accettiamo informazioni superficiali, ambigue e basate su dati non sorretti da metodologie accettate da tutta la comunità scientifica. Il tema degli effetti dell’abuso di alcol è un argomento estremamente serio, che non può essere lasciato ad estemporanee dichiarazioni stampa di chi si improvvisa esperto del tema”. Lo afferma Micaela Pallini, presidente di Federvini.
Secondo la federazione interventi estemporanei, spesso male informati e svolti usando parole superficiali, creano confusione e allarme; puntano, nei fatti, a demonizzare le bevande alcoliche, accostandole alle sigarette e raccomandando misure di stampo proibizionistico nei confronti dei consumatori, il tutto senza indicare alcuna distinzione tra l’abuso e il tradizionale consumo consapevole. “Chiediamo un intervento del Governo su questo – continua Pallini – e proponiamo che il Crea, l’organo tecnico del ministero dell’Agricoltura, possa contribuire a fare chiarezza, insieme a organismi internazionali come l’Oiv, in modo da avviare una fase di ricerca che consenta di poter contare su studi aggiornati e raccomandazioni ragionevoli ed equilibrate nei confronti del corretto consumo di bevande alcoliche. Nell’ambito del dibattito sul rapporto tra alcol e salute Federvini sottolinea con fermezza la necessità di riconoscere tale distinzione, indipendentemente dalla tipologia di bevanda alcolica. Altrimenti si rischia una deriva priva di fondamenti scientifici che potrebbe portare all’introduzione di health warning persino su farmaci contenenti alcol o sui babà napoletani”, conclude. Di fronte ad attacchi ormai quasi quotidiani frutto di un approccio proibizionista di matrice nord europea, Federvini ritiene necessaria rafforzare la compattezza dell’intera filiera anche per individuare specifiche azioni a sostegno della reputazione di settori che hanno un peso fondamentale nel tessuto socio-economico del Paese.
(ITALPRESS).
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