Fiano (Pd): “Coprifuoco? Meglio dire divieto di mobilità”
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Redazione
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22/10/2020
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Riguardo le critiche per la mancata preparazione alla seconda ondata, il deputato del Pd ha replicato: “Non tutto è stato fatto, ma credo che non tutto poteva essere fatto"
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ROMA – “Non userei l’espressione coprifuoco, ma divieto di mobilità. Basta volgere lo sguardo oltre i nostri confini per vedere che questa situazione riguarda tutti i Paesi, che stanno affrontando numeri che non erano previsti in queste dimensioni. Anche la Svezia, che aveva presentato un modello alternativo, sta prendendo provvedimenti. Tutto ciò che porta possibilità di contagio va ridotto, per la tenuta del sistema sanitario e va fatto con gradualità per preservare il sistema economico ed evitare una chiusura totale. Questa pandemia ha mostrato la nostra fragilità come esseri umani ed anche l’incertezza di alcune valutazioni tecnico-scientifiche, perché non ci sono certezze e non so dire se provvedimenti di divieto di mobilità molto cospicui, magari anche con orari anticipati rispetto a quelli attuali, possano essere sufficienti. Me lo auguro, perché credo che bisogna fare il possibile per evitare di bloccare le attività economiche. Alcune subiranno dei danni da questi provvedimenti e andranno ristorate. Sono stati presi questi provvedimenti perché, soprattutto nelle città metropolitane, i giovani escono la sera e stanno fuori fino a tardi, quindi si cerca in questo momento di cambiare le abitudini. Poi c’è l’altra questione che riguarda la mobilità mattutina verso le scuole. La scuola va assolutamente salvaguardata e bisognerebbe salvaguardare il più possibile la didattica a distanza, ma c’è da affrontare questo problema della mobilità mattutina”. Lo ha detto Emanuele Fiano, deputato del PD, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Riguardo le critiche per la mancata preparazione alla seconda ondata, Fiano ha replicato: “Non tutto è stato fatto, ma credo che non tutto poteva essere fatto. Bisogna anche dire che non è tutto esattamente come era a marzo, probabilmente avremmo dovuto fare anche un’estate diversa, ma considerando la situazione del settore turistico era difficile dirgli di stare fermi anche nei mesi estivi. Se avessimo fermato tutto anche in estate non avremmo avuto una seconda ondata così forte probabilmente, ma a quale prezzo?”. Sui rapporti con l’opposizione, infine, ha concluso: “Io credo che dovrebbe essere obiettivo di tutti essere uniti, sia maggioranza che opposizione. Lo scontro politico dovrebbe interrompersi in questo momento. Qui si sta cercando di salvare le vite”.
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