Fido: l’Hachiko italiano che ha aspettato 14 anni il suo proprietario defunto
Il legame che unisce un animale e un essere umano è davvero speciale e a volte, supera ogni circostanza. Questa è la storia del cane Fido, la cui è fedeltà viene ricordata in un monumento.
Tempo fa, vi avevamo parlato di Hachiko, il cane giapponese che ogni giorno aspettava il suo proprietario all’angolo della strada in cui però, quest’ultimo aveva avuto un incidente stradale. Ma pochi sanno che esiste anche una versione italiana di questa meravigliosa fedeltà. A Piazza Dante a Borgo San Lorenzo in Toscana, si trova il monumento al cane Fido e questa è la sua storia.
La storia del cane Fido
La storia del cane Fido viene raccontata sul sito del comune di Borgo San Lorenzo. Correva l’anno 1941, un periodo buio per diversi motivi. L’Italia era entrata in guerra da alcuni mesi e la situazione economica era difficile. Eppure, in un giorno di gennaio, avvenne qualcosa di importante, un piccolo fatto di cronaca destinato a diventare storia.
Carlo Soriani, operaio di Luco, una frazione di Borgo San Lorenzo, trovò un cane ferito in un fosso. Senza pensarci due volte, l’uomo si prese cura dell’animale, lo portò a casa e lo curò. Fido, così fu chiamato il cane, guarì e stabilì un legame così forte con il suo nuovo compagno che, non solo tutte le mattine lo svegliava alle 5.30 e lo accompagnava alla fermata del bus, ma lo aspettava ogni sera al suo rientro.
Il 30 dicembre 1943 un terribile bombardamento alleato su Borgo San Lorenzo causò oltre 100 vittime. Fra loro c’era anche Carlo Soriani. Quella sera Fido attese inutilmente che l’uomo scendesse dal bus. Da allora, ogni sera, ininterrottamente, per oltre 14 anni fino alla sua morte avvenuta l’8 giugno 1958, Fido lasciava la propria cuccia dirigendosi nella piazza del paese, pronto ad attendere chi, in realtà, non avrebbe fatto mai più ritorno.
Anche negli ultimi anni di vita, quando le zampe non lo sorreggevano più, con gli occhi annebbiati, le orecchie ciondoloni, Fido, il cane fedele, era sempre lì, ad aspettare.
Una storia bellissima che mostra ancora una volta quanto siano straordinari gli animali. Per tutto ciò, il cane Fido era stato premiato con una medaglia d’oro e omaggiato con una statua realizzata dallo scultore siciliano Salvatore Cipolla.
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L’opera, nota come “Monumento al cane Fido” era stata collocata a Piazza Dante accanto al Palazzo Comunale. Sul basamento, capeggiava la dedica: “A Fido, esempio di fedeltà”; il monumento era stato inaugurato alla presenza del cane e della vedova di Carlo Soriani. Pochi mesi dopo però, la statua in maiolica era stata vandalizzata, il Comune allora la fece sostituire con una di bronzo. Oggi Fido riposa vicino a Carlo e speriamo che adesso sul ponte dell’ arcobaleno si siano reincontrati.