Fitto “Massima attenzione del governo al rilancio delle aree interne”

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Tempo di Lettura: 2 minutiROMA (ITALPRESS) – Da oggi è possibile partecipare alla consultazione pubblica per il Piano strategico nazionale delle aree interne, pubblicata sulla piattaforma online del Governo ParteciPa. “Abbiamo avviato una consultazione pubblica che persegue l’obiettivo di raccogliere opinioni e suggerimenti utili alla definizione del documento programmatico denominato Piano strategico nazionale per lo sviluppo delle aree interne”, […]

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ROMA (ITALPRESS) – Da oggi è possibile partecipare alla consultazione pubblica per il Piano strategico nazionale delle aree interne, pubblicata sulla piattaforma online del Governo ParteciPa. “Abbiamo avviato una consultazione pubblica che persegue l’obiettivo di raccogliere opinioni e suggerimenti utili alla definizione del documento programmatico denominato Piano strategico nazionale per lo sviluppo delle aree interne”, ha dichiarato il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto. Le aree interne del paese rappresentano un’ampia porzione del territorio nazionale, che, sebbene ricca di risorse, ambientali e paesaggistiche, culturali e del saper fare locale, ha subito gradualmente nel tempo un processo di marginalizzazione che si è tradotto in declino demografico, calo dell’occupazione e uso e tutela del suolo non adeguati. Si tratta di centri di piccole dimensioni, individuati quali aree distanti da centri di offerta dei servizi essenziali dell’istruzione, della salute e della mobilità, assai diversificati al loro interno e con forte potenziale di attrazione. E’ necessario dunque offrire un quadro strategico per il sostegno e lo sviluppo di aree non urbane in declino e a rischio demografico il cui presidio attivo di Comunità risulta essere cruciale per la tenuta complessiva del territorio sotto il profilo idrogeologico, paesaggistico e dell’identità culturale. “Per rilanciare le aree interne il Governo, con il decreto-legge 124/2023, ha varato una riforma volta a imprimere unitarietà e coerenza politica alla strategia di sviluppo di questi territori, conferendo per la prima volta il rango normativo alla strategia per le aree interne e prevedendo la predisposizione del Piano Strategico Nazionale per lo Sviluppo delle Aree Interne, finalizzato a individuare gli ambiti di intervento e le priorità strategiche a cui destinare le risorse dello Stato per lo sviluppo di questi territori” ha aggiunto Fitto. Il Piano fornirà la cornice per una politica pubblica diretta al miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini e delle opportunità economiche nei territori interni a rischio marginalizzazione, migliorando l’impatto complessivo della politica di coesione. La predisposizione di questo documento rappresenta un’opportunità cruciale per la definizione di una strategia mirata che tenga conto anche del punto di vista di quanti operano nelle Aree interne, per consentire di proporre interventi e investimenti adeguati e condivisi. “Auspico una partecipazione ampia a questa iniziativa, poichè si tratta di un’occasione importante per avviare un processo di partecipazione alle decisioni pubbliche in un ambito, quello delle Aree interne, che riguarda una parte considerevole della popolazione italiana, circa 4 milioni di abitanti, e oltre 1.800 Comuni, tra cui tantissimi piccoli enti locali che spesso condividono le stesse criticità” ha aggiunto il Ministro Fitto. L’inversione del trend demografico, in particolare, rappresenta un obiettivo di lungo periodo, perseguito mediante due tipologie di azioni complementari: da un lato, quelle relative al potenziamento della qualità e quantità dei servizi essenziali, con priorità per l’istruzione, la sanità e la mobilità, finanziate usualmente con risorse nazionali; dall’altro, quelle che si realizzano con progetti diretti allo sviluppo locale, in grado di accrescere l’offerta di lavoro e l’incontro con la domanda, finanziati, in massima parte, attraverso l’impiego integrato dei fondi europei, nell’ambito dei relativi Programmi regionali. La consultazione è attiva da oggi, 22 luglio, fino al 6 settembre 2024.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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